sabato 24 novembre 2012

Libero... nella Verità



Credo mi sia capitato di rado leggere 170 pagine di un libro in una serata e mai dopo aver incontrato l’autore tre ore prima  dopo aver parlato per circa due ore sugli argomenti che ho ritrovato nella mia lettura.

Una lettura la mia dopo aver ascoltato la registrazione, sorprendentemente donatami, di una serata svoltasi in un teatro cittadino in onore del poeta Alfredo Bonazzi in occasione della presentazione di un suo libro dedicato a Papa Giovanni, “Quel giorno di uve rosse” dove all’autore del libro Libero…nella Verità, il Professore Franco Alfarano , fu affidata la presentazione.

Ho ritrovato nel libro di Franco Alfarano una coerenza di pensiero con le parole ascoltate in quella registrazione e con le esperienze vissute , un filo conduttore ben saldo che a distanza di quasi quarant’anni  testimonia  quella che lui chiama metànoia, ovvero la sua conversione,”Convertirsi significa solo cambiare;si possono cambiare abitudini,amicizie,abitazioni ed oggetti senza cambiare il proprio pensiero e di conseguenza la vita. Operare in se stesso una metànoia,significa invece cambiare radicalmente il proprio modo di pensare e,di conseguenza, la propria vita.Non a caso la parola di Dio invita continuamente a convertirsi ed a credere nel Vangelo; a tale scopo utilizza il termine metànoia”.

Una serie di riflessioni attente che rispondono ampiamente alle domande dei tanti cristiani che vivono il disagio della propria condizione di fede combattuta tra “il Dio che ha creato gli uomini e non nel Dio che gli uomini hanno creato” come  dice testualmente Franco Alfarano al termine della trascrizione del penultimo capitolo  del famoso volume di Juan Arias “Il Dio in cui non credo” scritto nel 1975.

Una piccola nota, infine,  che tengo a sottolineare contenuta nel bel  libro Libero…nella Verità, un ricordo affettuoso di un matrimonio celebrato in una chiesetta sul  Monte Faito da due persone della grande comunità di San Carlo alle Mortelle  e che oggi ricordo con particolare emozione per la scomparsa di uno di loro, un matrimonio che l’autore definisce “vero matrimonio cristiano,il matrimonio del Terzo Millennio”.

Un libro che apre ampi spazi di riflessione che ritengo faccia bene in questi tempi di eccessiva confusione .
(il libro può essere acquistato su sito: ilmiolibro.it)

mercoledì 21 novembre 2012

Curiosità sulla toponomastica...1850


Raffaello Tancredi - Cimarosa liberato dalla prigione di Santa Maria Apparente
In Curiosità Letterarie Napoletane,2^ serie,1971,  Antonio Altamura riporta uno scritto di Michele Scherillo pubblicato  nel Giambattista Basile (III,1885,p.83), sottolineando i particolari delle date delle due lettere sotto riportate :…”il Consiglio edilizio (press’a poco l’attuale nostra commissione per la toponomastica) scrive al Ministro dell’Interno in data 23 marzo e l’approvazione alle richieste fatte giunge il 13 aprile. Poveri funzionari borbonici,così presi in giro e “mormorati” dalla stampa liberale” .
Riporto soltanto alcuni nomi di strade di quartieri vicini :
Napoli, 23 marzo 1850
Al Signor Direttore del Real Ministero dell’Interno
Signor Direttore,
Riproduco ora una proposizione fatta dal mio predecessore,tendente a far mutare in nomi decorosi quelli di alcune vie che sono veramente laidi o non italiani.
Sembrami  inutile aggiungere altre parole,perché Ella al solo rammentare quei nomi in leggendo l’annessa lista, troverà decoroso ciò che vengo a proporle;e nel caso che voglia favoreggiare le proposizioni di questo Consiglio e del Decurionato,che novellamente invio,ardirei aggiunger la preghiera che il mutamento venisse fatto sollennemente ,acciocchè non possa essere accusato come distruttivo delle memorie e de’ domicilii che trovansi ne’ rogiti e nelle altre carte pubbliche.
L’Intendente Presidente
C.Cianciulli
Nomi antichi                  Nomi Nuovi
                         S.Ferdinando
Vico Pulci                                Via S.Mattia
Vico Chianche(1)           Vico Rotto S.Carlo
                        Montecalvario
Vico Birri(2)                   Vico Teatro Nuovo
Vico Chianche alla Carità     Vico della Carità
…………………………
………………………..
Napoli,13 aprile 1850
Al Sig.Intendente Presidente del Consiglio Edilizio
Signore,
in replica al suo rapporto del dì 23 dell’ora scorso mese n.195,approvo la proposizione da Lei fattami relativamente al cambiamento di taluni nomi con cui si addimandano alcune strade di questa Capitale,i quali sono o non italiani o laidi.
Il Direttore
Murena
1 beccheria
2 sbirri

lunedì 19 novembre 2012

Il male aggredito con amore


Sull’altro mio Blog (AZETA http://antonio-salzano.blogspot.com) ho parlato della presa di posizione chiara e netta di alcuni Vescovi  della nostra Regione Campania sulla terra dei fuochi , sui roghi tossici, sull’avvelenamento della terra e dell’aria in particolare nelle Province di Napoli e Caserta ad opera della criminalità organizzata e della grande quantità di materiale riveniente anche dai residui industriali del Nord  Italia che viene portato in queste terre e bruciato.
I Vescovi hanno definito l’impressionante aumento dei tumori, una vera e propria ecatombe  e i dati dell’Istituto Pascale di Napoli sono allarmanti :  negli ultimi venti anni nella sola provincia di Napoli del 47% per gli uomini e del 40% per le donne ; nella provincia di Caserta del 28,4% per gli uomini e del 32,7% per le donne.

Credo che ciascuno di noi possa raccontare di familiari,amici,parenti,conoscenti giovani e meno giovani, bambini toccati da questo problema  ed il percorso spesso tristemente simile fatto per combattere un male che il più delle volte non perdona nonostante i notevoli progressi della ricerca.

Generalmente  si crea attorno alla persona un clima di complicità affettuosa o di circostanza dove si finge, si maschera del falso ottimismo ma tutto nella direzione di dare speranza al soggetto interessato.

Di rado si incontrano persone che amano invece comunicare la loro esperienza ,il modo di come affrontano il male e continuano a viverlo con positività vera  trasmettendola  a chi li circonda, alla propria famiglia, agli amici ma anche agli operatori sanitari che incontrano lungo il percorso  che talvolta sono i primi a restare attoniti  al cospetto di così tanto coraggio e voglia di vivere.

Ma tra questi ancora più rari sono quanti intendono mettere a disposizione la  loro esperienza non per una voglia di trasmettere soltanto ottimismo e speranza ma per comunicare una profonda spiritualità, una  di quelle cose così difficili ad esprimere a parole ma così semplice da trasmettere attraverso  il modo di affrontare il male,  con un sorriso sempre impresso sul  volto che trasmette serenità e speranza.

Ne parleremo ancora attraverso incontri con un amico del nostro quartiere ,che come già noto a molti è parte interessata ed   ha espresso la volontà  di parlarne,  con normalità , per raccontare la sua esperienza  davvero singolare , per essere utile a quanti vorranno affrontare l’argomento con occhi  e cuore diversi.
(rigorosamente vietata la riproduzione)

Tra i Vescovi firmatari dell’appello contro l’avvelenamento delle terre e dell’aria delle province di Napoli e Caserta, Mons. Beniamino Depalma, della Congregazione dei Padri della Missione (Vincenziani) , ordine presente da anni nella zona di Cariati al Santuario di Lourdes ,dove un giovane Beniamino De Palma è transitato dopo essere stato nella Parrocchia di S.Gioacchino in via Orazio. Fu tra coloro che volle ospitare nella rivista Presenza Vincenziana, la Lettera al Sindaco redatta dal Gruppo AZETA presente in San Carlo alle Mortelle.

Pugliese, è stato Vescovo di Amalfi –Cava de’Tirreni ed oggi Vescovo di Nola