Siete stati in tanti attraverso i commenti, via email, telefonicamente ad aver espresso apprezzamento e commozione per il bel ricordo di Glauco Narciso.
Ad uno di questi amici, lontano da Napoli da ben quarantacinque anni, ho chiesto un ricordo del Natale degli anni della nostra infanzia e adolescenza.
Benedetto Ruggiero abitava all'interno del Palazzo Reale ma era impegnato con oltre cento giovani nell'Associazione della Parrocchia di San Carlo alle Mortelle e sin dall'inizio ha seguito questo Blog e le iniziative promosse nel quartiere assieme all'Associazione Futura di Ezio Aliperti anche lui tra i tanti impegnati nell'associazione sul territorio.
Ha inviato queste righe che sono certo farà piacere anche a voi leggerle e magari immergervi nei vostri ricordi.
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In
questi giorni pre-natalizi Milano è avvolta da una nebbia che da
alcuni anni non si percepiva e il freddo
è pungente. Tutto ciò aumenta la nostalgia, per chi come me è
lontano da più di quarantacinque anni, della meravigliosa e unica
Napoli. I ricordi dei luoghi della gioventù e quelli relativi ai
giorni antecedenti il Natale con le antiche tradizioni tramandate da
padri e nonni sono numerosi; i profumi e le luci che accompagnavano
quei giorni nelle strade e in casa, qui purtroppo si percepiscono a
fatica.
Basta
un po' di solitudine, basta chiudere gli occhi al buio in una comoda
poltrona ed ecco che i ricordi dell'infanzia e della gioventù
vissute nella città natia, i ricordi dei propri cari che non ci sono
più, i ricordi dei propri amici che non vedi da anni e anni, i
ricordi dei sogni e delle avventure di gioventù, alcuni avverati
altri no, si accavallano nella mente e creano immagini che una dopo
l'altra fanno rivivere con mille particolari, spesso dimenticati, la
indimenticabile e meravigliosa atmosfera partenopea pre-natalizia.
Una
sola cosa non riesco a riviverla: la mai dimenticata letterina di
natale sotto il piatto della tavola imbandita a festa. Due figli e
nove nipoti non sono bastati per ridare vigore a questa tradizione.
Ricordo
le mie letterine ai genitori ed anche ai nonni e ne conservo ancora
oggi alcune originali, un po ingiallite e sbiadite e ormai prive dei
loro brillantini, ma sempre testimoni di un affetto verso persone che
non si possono mai dimenticare.
Finchè
c'è vita c'è speranza - magari questo è l'anno buono, troverò una
letterina di natale sotto il mio piatto?
Benedetto
Ruggiero
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