13.3.1853 - 29.11.1925 |
E’ stato senza dubbio
l’attore e l’autore più importante del teatro napoletano a cavallo tra ’800 e il
‘900 , scrivendo numerose commedie in dialetto e portando i suoi testi anche
nel cinema.
Artista dalla vita
molto tempestosa e prolifica con figli
sparsi un po’ ovunque e, tra essi, i famosi e straordinari fratelli Peppino,Eduardo
e Titina De Filippo avuti da Luisa De Filippo ,nipote della moglie Rosa De
Filippo e il poeta Ernesto Murolo,padre
di Roberto, avuto dalla sorellastra della moglie Rosa.
Il 15 Maggio 1889 fu l’anno
della svolta con la commedia Na
Santarella ,messa in scena al teatro Sannazzaro , che diede il nome anche alla sua villa del Vomero dove fu apposta la
scritta Qui rido io ; villa che
Scarpetta definì nu comò sotto e
'ncoppa per le quattro torri simili ai piedi di un
mobile da camera da letto.
Tra le commedie più famose Miseria e Nobiltà, Tre pecore vizione, La
nutriccia, Tetillo , Lo scarfalietto, Fifì, Nu turco napolitano ed altre tantissime
commedie.
Ancora oggi tra i testi più recitati nel teatro classico dialettale
napoletano quelli di Eduardo Scarpetta l’autore
maggiormente messo in scena.
Tra i maggiori cultori della tradizione scarpettiana , il bravissimo attore napoletano Benedetto
Casillo.
La
nutriccia
All'alzarsi del sipario si
sente il pianto di un bimbo, poi il campanello. Peppino dal fondo, Concetta
dalla destra.
Concetta: Neh! Peppì, hanno
chiamato?
Peppino: Eh! Hanno tuzzuliato.
Concetta: Mamma mia, ccà è proprio n'affare serio, dinta a sta casa nun ce stà nu mumento de riposo.
Peppino: Da che è nato chillu guaglione s'è perduta la pace.
Concetta: Chillo guaglione?... pecché nun dice chillu scunciglio
Peppino: Eh! Hanno tuzzuliato.
Concetta: Mamma mia, ccà è proprio n'affare serio, dinta a sta casa nun ce stà nu mumento de riposo.
Peppino: Da che è nato chillu guaglione s'è perduta la pace.
Concetta: Chillo guaglione?... pecché nun dice chillu scunciglio
Adolfo Tavernier
RispondiEliminaAntonio Salzano, riesci sempre a stupirmi....piacevolmente!!!
la ragioni sono due: sei un amico e ami Napoli quanto me
EliminaFederico Nubile
Eliminapenso siamo in parecchi........
Roberto Falcione
RispondiEliminache tempi !!!
Quando il Teatro, il cinema, l'arte, la cultura erano vitali per un popolo
EliminaRoberto Falcione
Eliminae si ... dovrebbe esserlo ancora ma....
Bravo Antonio,c'è del "buono " in Te....!!! Scherzi a parte, apprezzo questo angolo di cultura fondamentale per conservare le vere e sane identità del nostro passato. Mi piacerebbe che ,anche con una lettura veloce, potesse giungere ai nostri Giovani;da parte mia,lo condividerò! Grazie e complimenti, Michi
RispondiEliminaGrazie a te, caro amico mio di seguire questo tentativo di custodia della memoria storica di questi luoghi e della città tutta.
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