E' dal mese scorso che rincorro l'ex Commissario della Fondazione Mondragone, Museo del Tessile e dal 2003 anche Museo della moda con ambizioso programma e tanto di comitato scientifico con nomi prestigiosi del settore, per chiedere la disponibilità della sala conferenze del seicentesco palazzo per un nuovo incontro con i cittadini della zona, ricevendone sempre cortesissimi ma inderogabili rifiuti.
Fondazione che da mesi non retribuisce i dipendenti che non si sa cosa facciano o più propriamente si può immmaginare cosa non facciano e la Regione che continua a tacere sul presente ed il futuro di una struttura che, se ritenuta inutile farebbe bene a chiudere e destinare il personale in siti più produttivi.
Una struttura nel cuore della Napoli antica, indicata come Polo della moda della Regione, che neanche gli abitanti della zona sanno cosa faccia e a cosa serva se non risulta alcuna attività fatta almeno negli aultimi due anni o programmata.
I contribuenti avrebbero diritto di sapere se la Fondazione è uno dei tanti stipendifici con pagamenti a scoppio ritardato oppure è una struttura che vale la pena salvare e farla lavorare ponendola anche a servizio del territorio.
Oggi l'edizione locale di Repubblica ha riportato l'appello dei dipendenti che a giusta ragione reclamano le spettanze ma la Regione che ancora tace, starà reperendo qualche quattrino per ridare un po' d'ossigeno magari fino alle prossime elezioni e poi si vedrà.
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