Con comprensibile commozione, noi del Comitato Rampe Brancaccio e
adiacenze (di cui da oltre vent’anni io Rosetta Rossi Lando, sono
portavoce e responsabile), apprendiamo che viene dedicata, nella
Municipalità di Scampia, una sala in ricordo di Maurizio Estate. Per
noi che lo abbiamo conosciuto ragazzo, attivo collaboratore del padre
nel loro apprezzatissimo autolavaggio all’inizio delle Rampe
Brancaccio, per noi che Maurizio è stato il simbolo, l’esempio
d’impegno ed eroismo civico, e vittima in difesa di un cliente
aggredito per un rolex, per noi Maurizio resta anche un punto di
riferimento e di partenza per quanto, anche in suo nome, abbiamo
ottenuto.
Infatti, verso la fine degli anni Ottanta, la nostra zona, dal Cinema
della Palme alle varie vie di accesso ai Quartieri Spagnoli, era
diventata luogo ad alto rischio e nota invivibilità. Anche nel nome
di Maurizio Estate riuscimmo ad ottenere – allora Ministro degli
Interni Giorgio Napolitano - l’auspicata realizzazione della
Stazione dei Carabinieri Quartieri Spagnoli, presso lo storico
Istituto Mondragone, con molteplici positivi risultati.
La Fondazione Mondragone poté essere ristrutturata e diventare
prestigioso Museo della Storia del Costume, continuamente arricchito
da importanti donazioni di illustri privati e sede di importanti
manifestazioni socioculturali. La presenza dei Carabinieri ha dato
una maggiore sicurezza e vivibilità a tutta la zona anche per il
prestigio che l’Arma storicamente comporta. Vivemmo un po’ più
tranquilli.
Non sto a dilungarmi, ma devo ora riportare un drammatico grido di
allarme poiché, per vari e confusi motivi, si parla di eliminare o
spostare la Stazione dei Carabinieri per la quale ci siamo tanto
impegnati e che è tanto indispensabile per un territorio che è
sempre ad altissimo rischio e per il quale non vorremmo avere altri
Maurizio Estate, alla cui lapide in triste memoria nel luogo in cui
fu ucciso dedichiamo sempre un caro ricordo.
A nome del Comitato Rampe Brancaccio e Adiacenze
Rosetta Rossi Lando
Maria Concolato Palermo
Napoli, 17 giugno 2014
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Tempo fa chiesi ala Fondazione Mondragone,unitamente all'Associazione Futura di poter utilizzare la sal conferenze per l'incontro tenutosi poi all'Università Suor Orsola Benincasa per fare il punto sulle note tematiche relative alla zona di San Carlo alle Mortelle ricevendone un rifiuto non essendoci alcun responsabile della struttura che, tra l'altro, non pagava da mesi gli stipendi ai suoi dipendenti.
Questa stessa Fondazione , come si evince dalla lettera inviata a Il Mattino da cittadine impegnate sul territorio in vario modo per la valorizzazione e la tutela della zona ed anche a noi vicine, risulta aver inviato lo sfratto per morosità all'Arma dei Carabinieri e, quindi, con la reale possibilità di perdere a breve il presidio in piazza Mondragone.
Oggi Il Mattino riporta l'intervento del Presidente della Municipalità che fa appello alla Regione affinchè intervenga per risolverela questione.
La Regione dovrebbe intervenire non solo per scongiurare uno sfratto che creerebbe seri problemi ma dovrebbe affrontare con decisione e farci capire se la Fondazione intende operare come a suo tempo annunciato in pompa magna oppure deve essere uno dei tanti Enti stipendifici che fanno solo danno alla Comunità ed ale tasche dei contribuenti.
Mi auguro che possa essere questa una buona occasione per affrontare radicalmente la questione e che la Fondazione possa essere anche punto di riferimento al servizio del territorio in uno con le tante iniziative ad opera di Associazioni e privati cittadini per la valorizzazione della zona ed il recupero della sua identità storica.
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