Si
è tanto parlato in questi giorni sull'opportunità o meno di
festeggiare Halloween, qualcosa che non ci appartiene e per i più
rigorosi qualcosa che contrasta con la religione cristiana che non va
assolutamente ricordata.
Vero,
non ci appartiene ma per i nostri piccoli è un po' come un carnevale
bis e non ne farei un dramma anche se nulla a che fare con le nostre
tradizioni; ma quante cose che non ci appartengono sono entrate a far
parte delle nostre abitudini quasi sempre non comprendendone il
significato autentico?
Le
giornate che precedono la commemorazione dei defunti per quelli della
mia generazione, aldilà dell'aspetto puramente religioso o peggio di
quelle abitudini – dovere, delle folle oceaniche ai cimiteri,
della quantità di crisantemi in bella esposizione all'esterno,
ricordano i bambini del quartiere , con 'a cascettella de'
muorte,una piccola scatola a forma di parallelepipedo
contrassegnata sui lati da croci nere con sopra una feritoia per
raccogliere un po' di monetine.
Erano
delle scatoline fatte in maniera rudimentale in maggioranza ed altre
ben confezionate in vendita nei giorni precedenti su molte bancarelle
improvvisate per l'occasione.
Facevano
a gara per raggiungere i passanti per chiedere una moneta da dieci
lire, attendevano fuori ad ogni negozio o palazzo del quartiere e
difficilmente era possibile sottrarsi alla richiesta, agitavano la
scatolina gridando 'e muorte, 'e muorte.
Erano
prevalentemente bambini appartenenti a famiglie di modeste condizioni
economiche e
la nostra piazza era presidiata in maggioranza da una parte dei
sedici figli di una famiglia che viveva in uno dei bassi lì vicino.
Anche
quei gesti, quelle richieste di monetine fatte nello spirito di una
tradizione, qualcosa che i bambini certamente non ne comprendevano il
significato ma era un momento per raccogliere una manciata di monete
per comprare nei giorni successivi qualche dolciume, un pallone ed
anche un'occasione per altri di portare a casa qualche spicciolo per
andare
magari da don Ciro il salumiere per un po' di pasta e qualche scatola
di pelati.
CHE BELLA FOTOGRAFIA,HAI FATTO,DI UN PERIODO LONTANO E NOSTALGICO DELLA NOSTRA INFANZIA . NON SO' TU MA IO L'HO FATTO A CERCARE L'OBOLO CU' 'A CASCETTELLA ". RICORDO,PERO',CHE PER RICHIEDERE L'OBOLO DICEVAMO LA SEGUENTE FRASE : FATE DEL BENE AI SANTI MORTI. CI STA' PURE,IN OMAGGIO AL CONSUMISMO CHE GENERA COMUNQUE LAVORO, IL CARNEVALE BIS CHE VIVONO I BAMBINI MA LA NS FESTA COMMEMORATIVA DEI DEFUNTI NON AVEVA NIENTE A CHE VEDERE CON LE MASCHERE SANGUINOLENTE E MOSTRUOSE DI HALLOWEEN NE' TANTO MENO CON GLI ECCESSI DEGENERATIVI DELLA SUDDETTE FESTA.
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