venerdì 27 novembre 2015

Va via un altro pezzo di Napoli

Un'altra parte importante dell'arte e della cultura  di Napoli è andata via, lasciando il Teatro orfano di un gentiluomo e grande interprete, erede di una stirpe che ha le sue fondamenta nel cuore e nella storia della cultura della città.

Mi piace ricordarlo attraverso le parole del padre, il grande Eduardo che parlò di Luca nel suo intervento al Teatro di Taormina che fu anche l'ultima uscita pubblica del grande Maestro.

Pillole di Napoli/4

Davide Savino propone un'altra dolce, bella, pillola di Napoli con altri angoli meravigliosi e immagini di questa città che non finisce mai di meravigliarci e utile, come dice l'autore, per rifarci gli occhi 



Precedenti : 


mercoledì 11 novembre 2015

Pillole di Napoli/1

giovedì 12 novembre 2015

Pillole di Napoli/2

giovedì 19 novembre 2015

sabato 21 novembre 2015

Galleria borbonica, nuovo percorso


La dinastia borbonica svela i suoi segreti. Ferdinando II di Borbone nel 1853 incaricò l’arch. Enrico Alvino di costruire un percorso coperto lungo cinquecento metri per consentire il passaggio dei militari dislocati nelle caserme di Via Pace (attuale Via Domenico Morelli), largo Ferrandina e San Pasquale a Chiaia in modo da fargli raggiungere in breve tempo la Reggia in caso di attacchi e per un’eventuale via di fuga dei regnanti.

La cavità borbonica si fa risalire al 600 e solo da qualche anno per opera di volontari guidati dallo speleologo Gianluca Minin e da Enzo de Luzio è stata resa accessibile con lavori di scavo, verifiche e pulizia.

All’ingresso di Via Grottone, nei pressi di Piazza del Plebiscito con uscita in Via Morelli è stato scoperto un altro stupefacente passaggio in uno storico palazzo di Via Monte di Dio, sede dell’Istituto di Studi Filosofici. Alla presenza del sindaco Luigi De Magistris, dell’assessore alle politiche giovanili Alessandra Clemente e da un folto gruppo di cineoperatori, coordinati dell’addetto stampa, Annacarla Tredici, la spettacolosa demolizione dell’ultimo diaframma. La scala di accesso è costituita da 115 gradini che partendo dal basso terminano sotto il pavimento di un appartamento privato.

Il nuovo percorso, denominato Via delle Memorie, aperto al pubblico ad inizio anno, è stato ricavato scavando all’interno di una cisterna, arrivando all’ingresso del ricovero bellico del Palazzo Serra di Cassano, utilizzato per diverso tempo anche dall’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

La Galleria borbonica con una profondità di 15 metri sotto il livello stradale con agorà per eventi cittadini, presenta un’enorme cisterna per la raccolta delle acque, all’interno della quale è stata creata una coltivazione di funghi cornucopia dall’intenso profumo, gallerie, materiale di risulta e una vasta gamma di auto, moto e bici abbandonate intorno agli anni ’60, quando lo spazio era utilizzato come deposito di automezzi sequestrati dall’autorità giudiziaria e dal comune.
       
Il cunicolo borbonico va ad aggiungersi alle altre cavità cittadine di epoche diverse, aperte ai visitatori da anni quali la NapoliSotterranea di Via Nardones, quella di Piazza San Gaetano, la Grotta di Seiano, la Cripta neapolitana di Mergellina e ultima in ordine di tempo quella di Pianura.


Da un calcolo approssimativo si valuta che la città invisibile formata da cisterne, acquedotti, cave di tufo e di lapillo e pozzolana, gallerie e camminamenti supera i 900 mila metri quadrati. Spesso si è parlato di utilizzare questi spazi come parcheggi, in ultimo si è azzardata l’ipotesi di riversarci dentro i rifiuti per sopperire ai gravi disagi della città in superficie.
Fin dall’inizio della sua storia, Napoli ha avuto a disposizione quella riserva naturale cui attingere per l’edificazione di palazzi e dalla cava che corre sotto Monte Echia fu ricavato il tufo per la costruzione della Chiesa della Nunziatella. Lavorando di piccone si otteneva oltre al tufo anche l’acqua. Da molti appartamenti era possibile attingere con dei cestelli direttamente dalle cisterne scavate, il prezioso liquido. Si calcola che nel centro antico non sono meno di dodicimila i pozzi, tutti a ridosso di importanti edifici, in buona parte ricolmi di detriti e altro materiale.

Durante la seconda guerra mondiale, il passaggio sotterraneo dove è stato possibile costruire anche un parcheggio a sette piani per trecento auto, fu adibito, come accennato a ricovero. Le pareti furono dipinte di bianco per rendere meno cupo l’ambiente, fu abbozzato un impianto elettrico, tuttora esistente e delle cabine per i vespasiani.

Gli scavi in città risalgono a molti secoli prima di Cristo e sono costituiti da calette ipogeiche del tipo detto “a forno” ritrovate in vico Neve a Materdei, da catacombe, da passaggi pedonali, gallerie, articolatissimi acquedotti.

Solo negli ultimi 40 anni si è staccato quel cordone ombelicale che univa le due città, ma ancora oggi il sottosuolo conserva dipinte, scolpite e graffite nelle sue viscere quelle pagine di storia, che hanno fatto grande la Napoli di superficie.


Arduo il lavoro degli speleologi, impegnati nella rimozione dei detriti, nell’evidenziare antiche scritte dei rifugiati nella grotta nel periodo della guerra, nell’illuminazione degli ambienti, recupero e restauro di sei statue dell’epoca fascista che riproducono imperatori romani e dei mezzi sequestrati dal comune, auto e moto abbandonati per anni e testimoni di un’epoca.

Il sottosuolo oggi, anche se in parte abbandonato, è in ogni modo una realtà storica ed archeologica e va quindi conosciuto, l’impegno di Gianluca Minin presidente dell’Associazione Borbonica Sotterranea e del vicepresidente Enzo de Luzio.

                                                                        Mario Carillo

venerdì 20 novembre 2015

Père Catapère : articolo de Il Mattino.it




Napoli Père Catapère, vagabondaggio alla napoletana: l'arte di ritrovare il tempo spiegata agli americani





Quale città al mondo ha una strada che esiste da 3mila anni? Una sola. Napoli. E Napoli, gigantesco teatro da trenta secoli in qua, non si visita come una città qualunque. Occorrono occhi diversi, un buon narratore, e la volontà di farsi guidare dalla curiosità, dall'improvvisazione, dalla sorpresa.e pure dalla gola. Ernesto Nocera, che si presenta come due volte napoletano per essere nato dentro le mura aragonesi, ne ha fatto una filosofia con uno slogan fra il napoletano ed il greco: "Père catapère", un piede dopo l'altro. Un vagabondaggio guidato da fantasia, gola, curiosità che - francamente - nessuna altra città del mondo è in grado di offrire.
Il libro "Père Catapere" di Nocera sarà presentato oggi alle 16 nel cuore dei luoghi cui appartiene e che vuole raccontare, avanzando portone per portone, storia dopo storia nel centro antico. Piede dopo piede. Senza dimenticare i piaceri della gola ed i rituali cortesi del caffè. Nella sala del capitolo di San Lorenzo Maggiore il critico letterario Nando Tricarico presenterà la guida con l' aiuto della cronista del Mattino Chiara Graziani. Saranno presenti Ezio Aliperti dell'Associazione Futura, Antonio Salzano del Blog san Carlo alle Mortelle ed Antonio Solano.
Sarà presentato anche il progetto per la traduzione in inglese della guida. Una vera sfida culturale. Tradurre Napoli per gli americani, levando loro di testa il mandolino, vuol dire far ragionare insieme due pianeti diversi. Un esperanto napoletano per i turisti americani. E per esportare il modello Napoli, che può essere vera maestra di decrescita felice. Un piede dopo l'altro.
Gioved? 19 Novembre 2015, 17:36 - Ultimo aggiornamento: 22:49
ATTENZIONE ! La presentazione del libro di Ernesto Nocera Père Catapère in lingua inglese avrà luogo oggi Venerdì 20 alle ore 16 in Napoli San Lorenzo Maggiore via Tribunali,316 e non in San Domenico Maggiore come erroneamente riportato nella locandina

giovedì 19 novembre 2015

Pillole di Napoli/3

Questa è un'altra perla che l'amico Davide Savino ha voluto donare a questo Blog in anteprima, dopo la pubblicazione delle altre due pillole dell'11 e 12 novembre che hanno riscosso veramente un'ondata di gradimento che ha superato ogni mia aspettativa.

Davide, valente giovane giornalista professionista, affetto da quella malattia indispensabile per questo mestiere, che opportunamente ieri qualcuno ha indicato nel consegnargli il Premio giornalistico Franco Landolfo, nella passione e nel sogno è davvero uno di quei giovani che si lascia travolgere per raccontare la verità e il suo grande amore per Napoli, nelle realtà difficili e complicate ed in quelle positive che troppo frequentemente si cerca ,in malafede,  di non voler far vedere.     


Queste sono pillole di verità che Davide ne propone la visione per appena 90 secondi, per rifarti gli occhi  e questa volta con il mare di Napoli.

Le Assise di Napoli e del Mezzogiorno d'Italia e la legge regionale sull'acqua


Il Comitato Scientifico delle Assise di Napoli e del Mezzogiorno d'Italia non condivide i contenuti della legge “Riordino del Servizio Idrico Integrato ed istituzione dell’Ente Idrico Campano”, approvata dal Consiglio Regionale lo scorso sedici novembre, ritenendola in contrasto con la volontà popolare espressa in sede referendaria.   

Meraviglia che proprio in Campania,  nella quale Napoli unica grande città italiana ha rispettato l'esito del referendum del dodici e tredici giugno del duemilaundici, sia stata approvata una tale legge regionale, schiaffo che offende la democrazia, garantendo profitti ai privati.

A nulla valgono le giustificazioni che poggiano su questioni  improponibili e secondarie  rispetto ai contenuti della scelta assembleare, iniqua e onerosa per i cittadini , favorevole alla costituzione di ulteriori carrozzoni clientelari,parassitari e dannosi, in nome della gestione di un bene che è  pubblico e che non va considerato  merce da vendere o comprare da parte di soggetti privati.
Le Assise, contrarie ad ogni affaristica operazione, sono per una programmazione condivisa democraticamente, per una  gestione virtuosa del bene acqua, per la partecipazione degli utenti, per un attento e trasparente controllo sulle risorse, per l'eliminazione del profitto, per il reinvestimento degli utili.
Le Assise invitano la popolazione ad un'attenta riflessione, i consiglieri regionali a rispettare il voto popolare in particolare quando si tratta del bene pubblico, che esige scelte coerenti sul piano politico e amministrativo.
Pertanto le Assise aderiscono alla manifestazione indetta a Napoli il prossimo ventotto novembre.

Premi ai giornalisti Perillo, Savino e Altore

Desidero esprimere a nome personale e dell'amico Ezio Aliperti, Presidente dell'Associazione Futura , le più vive congratulazioni ai giornalisti  Marco Perillo, Davide Savino e Marco Altore che in occasione di nostri eventi ed iniziative  , hanno sempre mostrato la loro disponibilità e vicinanza.




Marco Perillo, Premio Megaris per il 
romanzo Phlegraios











Davide Savino, menzione speciale Premio Franco Landolfo per “Nel cuore della Terra dei fuochi la riserva naturale dove si salvano gli uccelli migratori” (Roma online)

















Marco Altore, menzione speciale Premio Franco Landolfo per “Barcellona-Napoli, sviluppo e opportunità da valorizzare”  (Televomero)

sabato 14 novembre 2015

Père Catapère in lingua inglese


Capita sovente di partecipare alla presentazione di un libro di poesie,di narrativa, di un libro su Napoli e le sue meraviglie.
Quello di Ernesto Nocera, del quale ho già avuto modo di scrivere più volte, è un libro particolare, è una guida colta ma accessibile a chiunque voglia approcciarsi con i tesori della città, con il suo patrimonio ricco di storia e curiosità che vanno oltre la storia ma sono anch'esse storia di un popolo.

Ho partecipato a più di una presentazione del libro di Nocera  e ogni volta non si è mai ripetuta una sola frase detta in altra occasione perchè Ernesto , personaggio che abita nel nostro quartiere ma conosciuto in ogni angolo di Napoli, trasforma la presentazione in un tuffo nel passato, della Napoli che lo ha visto scugnizzo, militante politico, sindacalista,etc.cogliendone gli aspetti più semplici ma densi di contenuti.

E Venerdì 20 Novembre sarà un'altra occasione di incontro con l'autore di Père Catapère, a passeggio per Napoli,una occasione per parlare di Napoli, delle meraviglie in ogni strada, in ogni vicolo, in ogni piazza e dei particolari e delle curiosità che Ernesto ha tenuto ad inserire per rendere la visita più intrigante, in modo che anche il turista, il non napoletano possa calarsi, anche se per poco tempo, in una realtà unica da vivere  da protagonista.

Questa volta la presentazione del progetto di una edizione in lingua inglese....per il momento che rientra in un quadro più ampio di impegno di cittadini per il riscatto della città che non può che passare per la conoscenza e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale, della riappropriazione del territorio, della sua storia e di quanti letterati, poeti, artisti vi hanno abitato e contribuito alla crescita culturale di Napoli.

Appuntamento a SanLorenzo Maggiore Venerdì 20 Novembre alle ore 16.