martedì 24 settembre 2013

Incontro del 23 Settembre, testimonianza silenziosa che fa rumore




E' stato davvero una bella partecipazione, un incontro tra amici, vecchi e nuovi, cittadini, il Parroco con i suoi più stretti collaboratori,, Consiglieri e Assessori Comunali, Associazioni.
Una testimonianza silenziosa che ha squarciato il velo di silenzio che da troppo tempo aleggia sulla zona, sulla piazza, sulla Chiesa.
Ieri c'erano i cittadini, non quelli soliti a lamentarsi nei propri comodi salotti pronti a puntare il dito, c'era la parte migliore, quella che non abbassa la testa, che ha voglia di esserci.
E va detto con molta onestà, c'era la politica che ancora crede in ciò che fa, a servizio dei cittadini, c'erano gli Amministratori che hanno preso impegni precisi e che andremo a monitorare e riferire a quei cittadini che ieri con passione, con voglia di esserci attendono risposte e fatti concreti.
 
 
Un grazie a tutti, un grazie particolare al Parroco don Domenico Toscano, all'Assessore Nino Daniele, all'Assessore Moxedano, ai Consiglieri Formisano e Vernetti, ai rappresentanti dei Partiti che sin dall'inizio hanno sostenuto questo incontro, il Circolo del PD San Ferdinando, il circolo IDV quartieri spagnoli, la Federazione della Sinistra, la Sinistra ecologia e Libertà di Napoli, nessuno dei quali ha sventolato la propria bandiera o facendo valere il proprio logo, l'Associazione Culturale Scìò Napoli, l'Associazioine Culturale Tempo Libero, l'Associazione Big Bang Napoli Chiaia Posillipo San Ferdinando.Un grazie per la partecipazione a Francesco De Notaris dell'Assise di P.zzo Marigliano, Fabrizio Forte Magistrato di Cassazione, Mario Di Costanzo, Rosario Savino, Costante Ioni e Marco Sarracini del PD ,Maria Rosa Masciulli e Luigi Carbone dell'IDV.
 

Incontro del 23 Settembre, il video e le immagini

Il video di Napoli Urban Blog e le foto di Ferdinando Kaiser








lunedì 23 settembre 2013

...e sono quattro

Oggi, quattro anni dalla chiusura della Chiesa.

Nonostante lo stanziamento delle risorse già disponibili da tempo, la Chiesa è ancora chiusa.

Nella più ottimistica delle previsioni occorreranno ancora alcuni anni.

La zona, anche a seguito dell'evento, non è più punto di riferimento per i giovani e gli anziani mancando spazi adeguati per le attività, ha subìto un notevole degrado anche dal punto di vista della sicurezza e della tranquillità degli abitanti.

 Occorre ridare prestigio e dignità ad una zona che nella storia della città ha rappresentato un valido riferimento culturale e la presenza ,anche in tempi relativamente recenti, di esponenti dela cultura come Domenico Morelli, Roberto Marvasi, Antonio Altamura e, in tempi meno recenti Eleonora Pimentel Fonseca che vi hanno abitato non può passare inosservata.

Riteniamo che possano essere avviati dei mini progetti in un contesto più ampio di riqualificazione dei Quartieri Spagnoli, progetti di sistemazione di piazze e strade che non richiedano significativi stanziamenti di risorse e la piazzetta San Carlo alle Mortelle può rappresentare un buon proseguimento della mano tesa che la città, con l'apertura della stazione della metro in largo Montecalvario, sembra abbia voluto indicare.

                   Oggi 23 Settembre 2013 - ore 18

                       P.tta San Carlo alle Mortelle

Noi ci saremo in silenzio con quanti vorranno ricordarlo e con quanti cittadini, partiti,associazioni,movimenti vorranno impegnarsi a voltare pagina 

sabato 21 settembre 2013

Articolo de IL DESK Quotidiano


 


 



La  chiesa  di  San  Carlo  alle  Mortelle  e  quel  restauro mai cominciato
 
Quattro anni fa il pavimento settecentesco fu inghiottito da una voragine a causa di una perdita d'acqua: a nulla sono valsi gli appelli dei residenti, che continuano a invocare l'avvio dei lavori


NAPOLI - Era di notte. La notte del 23 settembre di quattro anni fa quando, a causa del cedimento di una volta di tufo del sottosuolo provocata da una perdita di acqua, una larga voragine inghiottì la gran parte del pavimento del fine Settecento della chiesa di San Carlo alle Mortelle. Dell’edificio di epoca barocca, eretto fra il corso Vittorio Emanuele e via Nicotera, parrocchia attiva frequentata da grandi anziani e piccini, resta solo il ricordo di come era al suo interno.
Sì, perché dal giorno dell’incidente, se tale si può chiamare lo sprofondamento di un pezzo di “storia” all’interno di una chiesa, nessuno a parte i vigili del fuoco e i tecnici che hanno fatto sopralluoghi per verificare la staticità del posto ha potuto più mettere piede nel luogo di culto. A nulla sono valsi gli appelli dei residenti del quartiere alle istituzioni cittadine e le conseguenti promesse (l’ex sindaco Rosa Russo Iervolino spiegò un anno dopo che erano stati stanziati cinquemila euro per le opere di rifacimento), a nulla è valso l’appello al Presidente della Repubblica di accelerare i lavori di restauro, il portone di San Carlo alle Mortelle resta tristemente chiuso. Eppure, non è che mancano i soldi: nel 2011, infatti, sono stati concessi 1,5 milioni di euro per questa operazione dall’Arcus, una società fondata nel 2003 dal ministero per i Beni Culturali e finanziata dal ministero dell’Economia, che gestisce i fondi per la promozione dell’arte e della cultura nel nostro Paese.
Di questo denaro, 500mila doveva essere stanziato nello stesso anno e il restante quello successivo. Così gli abitanti e i fedeli hanno deciso, in occasione del triste anniversario, di riunirsi alle 18, coinvolgendo anche i movimenti e le associazioni per discutere del presente e dell’immediato futuro della zona per chiedere l’immediato avvio dei lavori per l’apertura della chiesa, un progetto di riqualificazione della piazza e per restituire vivibilità al quartiere in un contesto più ampio di recupero dei Quartieri Spagnoli. Tra i tanti messaggi di adesione e di annunci di partecipazione anche quello, affidato ad una lettera del “Parroco storico” Franco Alfarano che ha scritto “Forse lunedì sera ci incontreremo insieme davanti alla chiesa di San Carlo alle Mortelle ormai chiusa e abbandonata, non tanto per ricordare il nostro passato, ma perché, come dice il salmista, siamo qui “perché la Casa di Dio brucia nel mio Cuore”. (barbara tafuri)
20/09/13





 
 

 

venerdì 20 settembre 2013

Comunicato stampa

 
Il 23 Settembre 2013, a quattro anni dalla chiusura della Chiesa, a seguito di una voragine apertasi all'interno del Tempio con il cedimento di buona parte del prezioso pavimento del 1700 e nella strada adiacente, lungaggini burocratiche e solite inefficienze degli Uffici non consentono ancora l'avvio dei lavori di consolidamento statico e la riapertura della Chiesa nonostante lo stanziamento delle risorse già disponibili da tempo.

A questo riguardo gli ultimi sviluppi vedono impegnato il Provveditorato alle Opere Pubbliche, soprattutto a partire dai primi mesi di quest’anno , per la stesura del progetto esecutivo che, una volta approvato dagli organi competenti, Sovrintendenza ai Beni Architettonici e lo stesso Ministero, dovrebbe essere seguito dall’avvio delle procedure per la gara d’appalto.

Pertanto nella più ottimistica delle previsioni occorreranno ancora alcuni anni.

La zona, anche a seguito della chiusura della Chiesa non è più punto di riferimento per i giovani e gli anziani mancando spazi adeguati per le attività, ha subìto un notevole degrado anche dal punto di vista della sicurezza e della tranquillità degli abitanti.

La raccolta dei rifiuti, non essendo ancora partita la differenziata, avviene come in altre zone nel disordine più totale grazie anche alllo scarso senso civico di alcuni.

Occorre ridare prestigio e dignità ad una zona che nella storia della città ha rappresentato un valido riferimento culturale e la presenza ,anche in tempi relativamente recenti, di esponenti dela cultura come Domenico Morelli, Roberto Marvasi, Antonio Altamura e, in tempi meno recenti Eleonora Pimentel Fonseca che vi hanno abitato non può passare inosservata.

Riteniamo che possano essere avviati dei mini progetti in un contesto più ampio di riqualificazione dei Quartieri Spagnoli, progetti di sistemazione di piazze e strade che non richiedano significativi stanziamenti di risorse e la piazzetta San Carlo alle Mortelle può rappresentare un buon proseguimento della mano tesa che la città, con l'apertura della stazione della metro in largo Montecalvario, sembra abbia voluto indicare.

All'iniziativa promossa dal Blog SanCarloalleMortelle (
http://salzano-antonio.blogspot.com/) , di alcuni cittadini del quartiere, degli amici di San Carlo alle Mortelle si sono uniti con entusiasmo il circolo del PD San Ferdinando, il circoli IDV quartieri spagnoli, la Federazione della Sinistra, la Sinistra ecologia e Libertà di Napoli, alcuni consiglieri comunali e di quartiere, l'Associazione Culturale Scìò Napoli, l'Associazioine Culturale Tempo Libero, l'Associazione Big Bang Napoli Chiaia Posillipo San Ferdinando.

L'Assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nino Daniele ha espresso la propria disponibilità alla convocazione di un tavolo per dare concretezza alle necessità e proposte espresse.

La casa che brucia


Non so se Lunedì 23 alle 18 saremo in due, in dieci, in cinquanta, non lo so e non importa se saranno più quelli come me ormai lontani da San Carlo alle Mortelle da qualche decennio o se chi vi abita e storce il naso passando dalla piazzetta non muovendo un dito per il suo riscatto.
 
Non lo so e non mi interessa saperlo, conosco soltanto la voglia, l'impegno, l'amore che alcuni cittadini qualunque, amici che militano in partiti politici, movimenti o associazioni hanno creduto in questo momento di incontro senza discorsi, senza sceneggiate preorganizzate.
 
Abbiamo proposto un'occasione di incontro per cominciare a discuterne con chi è preposto a tutti i livelli a dare risposte e non chiacchiere inutili, non ne abbiamo nè il tempo nè la voglia.
 
Se si organizzeranno tavoli di discussione ne saremo ben lieti di aderire e dare il nostro contributo unicamente per l'amore che ci lega alla storia di questi luoghi che non meritano il degrado e lo squallore in cui versano.
 
Tra i tanti messaggi di adesione e di annunci di partecipazione, mi piace riportare l'ultima parte di una bella lettera inviatami da quello che per tanti di noi è stato il "Parroco storico" di San Carlo, il Prof. Franco Alfarano :
 
"...Forse Lunedì sera ci incontreremo insieme davanti alla Chiesa di San Carlo alle Mortelle ormai chiusa e abbandonata, non tanto per ricordare il nostro passato, ma perché, come dice il salmista, siamo qui "perché la Casa di Dio brucia nel mio Cuore""
 
Grazie ancora caro  Franco.
 
Lunedì 23 Settembre ore 18 Piazzetta San Carlo alle Mortelle
Per chiedere l'immediato avvio dei lavori per l'apertura della Chiesa, un progetto di riqualificazione della piazza e per restituire vivibilità al Quartiere in un contesto più ampio di recupero dei Quartieri Spagnoli

mercoledì 18 settembre 2013

Una mano tesa ai Quartieri Spagnoli



Apre oggi la stazione della metro a Montecalvario, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, ovvero il collegamento con la stazione Toledo opera dell'Architetto spagnolo Oscar Tusquets Blanca ritenuta dal Daily Telegraph la stazione più bella d'Europa.
 
Le opere di Oliviero Toscani, Francesco Clemente, Shirin Neshat, Kabakov e Weiner completano quelle già visibili dall'anno scorso ed in particolare i meravigliosi mosaici di William Kentridge.
Un'opera di grande pregio artistico e costruttivo dal grande significato sociale che sembra voler tendere una mano al recupero di quel patrimonio che è proprio della città, quelle strade, quei vicoli, quei palazzi, le botteghe che hanno fatto la storia di questa città, che sono ancora oggi l'anima nonostante l'abbandono di anni e anni di pessima amministrazione.
L'apertura del collegamento di largo Montecalvario con la stazione Toledo può rappresentare l'inizio di un percorso che, in attesa di un progetto più complessivo di recupero, può avviare una fase di attuazione di miniprogetti che non richiederebbero ingenti risorse.
Quanto stiamo cercando di portare all'attenzione dell'Amministrazione per San Carlo alle Mortelle non prevede interventi faraonici ma un piano di recupero di una piccola piazza e delle stradine ad essa collegate, il recupero di una memoria storica di luoghi che hanno visto nascere i primi conventi e collegi a Napoli, la prima fabbrica di arazzi, la prima sede dell'Accademia di Belle Arti poi trasferitasi in via Costantinopoli, il giusto tributo ad artisti e letterati vissuti in piazza San Carlo alle Mortelle come Domenico Morelli, Antonio Altamura e la rivoluzionaria e straordinaria donna che fu la Pimentel Fonseca.
La riapertura della  seicentesca Chiesa chiusa da quattro anni e i cui lavori non cominceranno neanche quest'anno a causa della vergognosa lentezza delle istituzioni preposte (sperando che la cifra stanziata non faccia parte del malloppo che qualche astuto amministratore della Società interessata ha portato in Svizzera, come da notizie di cronaca)) è essenziale per il rilancio del territorio e per la sua importante funzione sociale che tradizionalmente svolge.
Lunedì 23 p.v. alle 18 saremo davanti ai cancelli chiusi della Chiesa per ricordare con la nostra presenza, che non saremo disposti a stare ulteriormente in silenzio e ricorderemo all'Amministrazione Comunale e a quanti hanno responsabilità, che cominciare si può e si deve.
 
Qualche Amministratore ha  già ha dato la sua disponibilità, come il solerte  Assessore alla Cultura, che verificheremo nei fatti e che riferiremo puntualmente senza sconti ad alcuno.

domenica 15 settembre 2013

La lettera di De Notaris dell'Assise di Palazzo Marigliano

Caro Antonio,
 
è veramente encomiabile il tuo impegno in
favore della Città di Napoli.
 
Tutti noi dovremmo amare i luoghi nei quali viviamo,
luoghi in cui vivono donne ed uomini che hanno diritto
ad una migliore qualità della vita.
 
E molto triste dover lavorare per raggiungere obiettivi la cui risoluzione,
in altre Città, rappresenta la normalità che viene quotidianamente vissuta.
 
Noi siamo le pietre vive della Città e noi la abbiamo resa così come è.
 
Siamo corresponsabili, ognuno per il ruolo che riveste, del presente e del
futuro che oggi va costruito.
 
Con grande tenacia, senza mostrare segni di cedimento tutti noi dovremmo
migliorare noi stessi ed essere esigenti verso chi governa la Città e la politica.
 
Con la stessa severità con la quale giudichiamo gli altri dovremmo guardare
a noi stessi.
 
Purtroppo manca anche nelle nuove generazioni l'idea del bene
comune e sembra che tutto ciò che è fuori di casa nostra non ci appartenga.
 
Noi delle Assise di Palazzo Marigliano, con mezzi poveri,
tenacemente tentiamo di sollecitare interventi per il centro storico,
per superare le evidenti contraddizioni delle quali soffre Napoli , per
intervenire sulle periferie che sono anzitutto dentro di noi...
 
Ora che ricominciamo il lavoro delle Assise ,tu verrai certamente a
lavorare insieme a noi, perchè c'è bisogno di saggi 'matti' che sanno
operare e sperare contro ogni speranza.
 
Il 23 ci vedremo.

 Francesco de Notaris
 per le Assise di Palazzo Marigliano

Metropolitana ai Quartieri Spagnoli

 

 


"Una mano tesa" ai Quartieri Spagnoli.


Ultimi ritocchi per l'inaugurazione il giorno 18 c.m. dell'ingresso da Montecalvario alla Stazione Toledo della Metropolitana.

mercoledì 11 settembre 2013

La lettera del Parroco

Fa piacere ricevere l' intervento di don Mimmo Toscano, Parroco di San Carlo alle Mortelle che,tra l'altro, fornisce anche elementi per meglio comprendere i tempi alquanto lunghi previsti per una possibile riapertura al culto  della Chiesa.
Per amore di verità mi preme sottolineare che l'iniziativa non è assolutamente da ascrivere soltanto al sottoscritto ma soprattutto ai tanti  amici  che hanno proposto di incontrarci per testimoniare con la propria presenza tutto il disappunto per il permanere di una condizione indecente della piazzetta ed anche i tempi vergognosi della burocrazia per l'avvio dei lavori di consolidamento e ristrutturazione della Chiesa.
Condivido con don Mimmo la necessità che i cittadini facciano la loro parte ma che ci
sia anche attenzione a quelle forme di disagio che negli ultimi tempi hanno visto proprio interessata la facciata della Chiesa, segnalando e pretendendo un intervento degli uffici di assistenza del Comune ed alle condizioni sempre più penose della piazzetta le cui soluzioni andrebbero rappresentate alle Istituzioni locali che, quando interessate, mi sono sembrate disponibili, come testimonia il meggio inviatomi dall'Assessore alla Cultura Nino Daniele pubblicato su questo Blog.

Ringrazio Don Mimmo per la sua attenzione e sono certo vorrà comunicare alla comunità  che ci troveremo Lunedi 23 Settembre p.v. dalle ore 18 alle 19 in piazzetta per testimoniare la volontà di richiedere una riqualificazione  che restituisca decoro e dignità  alla zona e la riapertura della Chiesa.
 
Illustrissimo sig. Salzano,

desidero attraverso il suo blog ringraziarla per avermi contattato telefonicamente e chiamato a partecipare al raduno che Lei ha convocato il 23 settembre p.v., invitando personalità del mondo della cultura e dell’amministrazione pubblica.
È certamente degno di nota e mi permetto di esprimerle il mio più vivo ringraziamento per l’impegno
proteso alla riqualificazione del nostro territorio e in particolare della
storica piazzetta di S. Carlo alle Mortelle.
Siamo tutti però consapevoli come un contributo rilevante al compimento di quest’opera sia quello degli stessi cittadini del nostro quartiere: non possiamo perciò non impegnarci nel cambiamento di quelle abitudini e di quei comportamenti che invece di migliorare il nostro territorio lo mortificano, venendo meno a quel dovere di tutela dell’ambiente che tutti dovremmo sentire come nostro.
Ci auguriamo che lo sforzo da lei promosso e la partecipazione delle istituzioni competenti, pubbliche e private, rappresenti il primo stimolo per questa dinamica di cambiamenti che non potrà che rendere più vivibile il nostro quartiere.
L’aver scelto questa data sarà un’opportunità anche per riportare ancora
una volta l’attenzione sulla chiusura ormai da quattro anni dello storico edificio di culto della Parrocchia di S. Carlo alle Mortelle.
Attenzione che mai è stata trascurata in questi anni alla luce dei periodici e costanti contatti telefonici e cartacei da noi instaurati con tutte le istituzioni competenti.
Quest’attenzione manifesta sia la ferma determinazione della Comunità Parrocchiale di S. Carlo a ricuperare questo luogo di riferimento per la vita della stessa Comunità sia quel senso di appartenenza per l’intero quartiere che in questi anni conosce
purtroppo sfilacciamenti e sintomi di disgregazione.
A questa determinazione si aggiunge l’impegno personale che, secondo l’immagine del Vangelo della ‘vedova insistente’, mi vede bussare costantemente con modalità diverse presso tutti gli attori coinvolti nel processo di recupero dell’edificio. A questo riguardo gli ultimi sviluppi vedono impegnato il Provveditorato alle Opere Pubbliche, soprattutto a partire dai primi mesi di quest’anno (sette sopralluoghi da febbraio a luglio), per la stesura del progetto esecutivo che, una volta approvato dagli organi competenti, Sovrintendenza ai Beni Architettonici e lo stesso Ministero, dovrebbe essere seguito dall’avvio delle procedure per la gara d’appalto che, secondo le indicazioni pervenutemi nell’ultima lettera del luglio 2013, dovrebbero aver luogo tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2014.
Mi permetta la pubblica confessione che mai ho avuto la possibilità di esternare: è il mio vivo e fermo desiderio che entro il compimento del diciottesimo anno del mio secondo mandato (2018), si possa condividere tutta la gioia di vedere la nostra Casa Parrocchiale.
Colgo l’occasione anche a nome della Comunità di ringraziarla per il suo impegno e le assicuro la mia presenza all’iniziativa da Lei promossa. Distinti saluti
don Domenico Toscano

martedì 10 settembre 2013

SciòNapoli alla scoperta di San Carlo alle Mortelle

Ricevo con piacere l'annuncio della partecipazione dell'Associazione Culturale Sciò Napoli al presidio di Lunedì 23 Settembre p.v.dalle ore 18 alle 19 in piazzetta San Carlo alle Mortelle in occasione dei quattro anni della chiusura della Chiesa e per sensibilizzare le Istituzioni locali sulla riqualificazione della piazza in un più ampio progetto di valorizzazione dei Quartieri Spagnoli .
 
Con l'occasione ci è stato annunciato il percorso che prevede una sosta in piazzetta San Carlo alle Mortelle certamente interessante per conoscere meglio angoli di Napoli ricchi di storia.
 
Alla scoperta di San Carlo alle Mortelle  
 
L’Associazione Culturale SciòNapoli, da pochi mesi attiva in città, è nata con l’intento di condividere la grande conoscenza e passione per la propria città e, in generale, per la propria regione, con concittadini e non che vogliono scoprire/ riscoprire, le bellezze, la cultura, le peculiarità, la storia e il folklore di una terra tra le più vitali e ricche al mondo, che ha molto da offrire.
Dopo una prima serie di interessanti itinerari proposti per i week end di settembre e ottobre, il team di SciòNapoli sta preparando un nuovo affascinante percorso che verrà inaugurato entro metà novembre (orientativamente nel week end del 9-10 novembre) e che ci porterà alla scoperta di gioielli dell’arte sacra per molti del tutto sconosciuti, svelando le storie che si celano dietro piazze e strade, di cui spesso si conosce solo il nome … o di cui ci si chiede il perché proprio di quello!
 
Partiremo dai gradini San Nicola da Tolentino, dove ci faremo rapire dal suggestivo Santuario dell’Immacolata di Lourdes e, dopo aver “Toccato il cielo con un dito” la strada sarà tutta in discesa alla scoperta della piazzetta di San Carlo alle Mortelle e di piazzetta Mondragone, proseguendo poi fino a Palazzo Serra di Cassano, tappa finale del nostro percorso.
Avremo molto da ammirare e tante storie da raccontare … saremo sia santi che rivoluzionari nel breve lasso di tempo di due ore … il tempo giusto per quattro passi con gli amici!
Venite, vi aspettiamo!
“Quattro Passi sul colle delle Mortelle, alla scoperta di una Napoli pia, nobile e rivoluzionaria” sta per arrivare!.
                                                          Associazione Culturale SciòNapoli
                                               

lunedì 9 settembre 2013

Quartieri Spagnoli : cominciare subito è possibile

Buone notizie per il Centro Storico di Napoli, buone notizie che chiaramente rappresentano una buona boccata di ossigeno per un paziente in stato vegetativo che attende bel altre cure o meglio un miracolo per salvare la propria vita.
 
Di buoni propositi e progetti non basterebbero gli scaffali del grande archivio per poterli contenere ma, comunque, sempre meglio che niente.
 
E i Quartieri Spagnoli?
 
Perchè non cominciare in maniera graduale con mini interventi rientranti in un progetto più complessivo di riqualificazione ?
 
Ho riportato, non molto tempo fa, il progetto risultato vincitore di un concorso voluto dallo Studio 147 per la sistemazione del largo Sant'Anna di Palazzo ed in particolare dall'Arch. Troncone ,che, tra l'altro, si era impegnato a verificare la possibilità di fare altrimenti anche per San Carlo alle Mortelle, e che al momento, salvo errore, non mi risulta che tale promessa sia stata mantenuta.
 
Si avviino miniprogetti di riqualificazione, si dia un segnale di buona volontà e voglia di realizzare sui quartieri spagnoli una Montmartre ( sulla scia dei termini francesi come la bella iniziativa del Bateau Mouche ,una volta Barca della passeggiata) come mi sembra di ricordare in una dichiarazione che non molto tempo fa il Sindaco De Magistris fece a proposito dei quartieri spagnoli.
 
La piazzetta di San Carlo alle Mortelle è una realtà piccola che non richiede un impiego di risorse significativo e che insieme all'attuazione del progetto per Sant'Anna di Palazzo, piazza Santa Maria degli Angeli in fase di lavorazione per  la stazione della Metropolitana e piazza Montecalvario con il già realizzato collegamento alla Metropolitana, potrebbero rappresentare un buon inizio da vedere in poco tempo completati.
 
Credo non sia un sogno ma solo questione di volontà del fare, quello vero non quello del decreto del Governo.

E anche per questo ci saremo davanti alla Chiesa di San Carlo Lunedì 23 Settemre dalle 18 alle 19
 
 
 


"...Nel 2014 apriranno i primi cantieri.
Sarà il complesso archeologico di San Gregorio Armeno e l'ex asilo Filangieri a dare il via al "Grande progetto centro storico di Napoli valorizzazione sito Unesco" che da anni attende di partire. Un milione e 100 l'importo necessario per restaurare l'area archeologica, metterla in sicurezza e inaugurare nuovi percorsi di visita al pubblico. "Bisogna recuperare reperti e prove testimoniali fondamentali spiega l'assessore all'Urbanistica Carmine Piscopo e renderli accessibili ai visitatori". Trentamila euro saranno destinati all'ex asilo Filangieri, per lavori di manutenzione straordinaria che partiranno a breve. "Stiamo lavorando in grande sinergia con Regione e le soprintendenze aggiunge Piscopo sarà il Provveditorato ai lavori pubblici la stazione appaltante. Stiamo lavorando davvero bene. La disponibilità della Regione è massima".
Uno degli interventi più importanti è quello previsto per le strade. Trenta milioni pronti per la pavimentazione dei Decumani
fino a via Duomo, con il recupero del basolato, sarà rifatto l'impianto di illuminazione e si interverrà anche nella rete dei sottoservizi e delle fognature, oltre all'arredo urbano. Lavori che cambieranno il volto ai Decumani. In calendario c'è anche l'insula di via Duomo. Sarà recuperata la passeggiata intorno alla cupola del Duomo, oggi inaccessibile. Restauro anche per la Cappella di San Gennaro. Nuova vita anche per le scene del teatro romano.
Nell'elenco dei siti da valorizzare c'è anche il complesso dei Girolamini, ai quali sono stati destinati 7 milioni e 700 mila euro. Approvato il progetto definitivo di restauro, ora si bandirà la gara per i lavori. Due le cappelle da restaurare (dove nascerà la sala mostre) assieme alla pinacoteca. Si interverrà sul chiostro e sulla facciata di via Duomo. Saranno aperte nuove stanze al livello superiore e verranno affidate al convento. Già approvati anche i progetti del complesso dei Santi Severino e Sossio (5 milioni e 200 mila euro), la chiesa di San Pietro Martire (2 milioni), San Lorenzo Maggiore (1 milione). (Repubblica-Napoli :Restauro del centro storico si parte da San Gregorio -Approvati 16 progetti su 27 per il recupero dei quartieri antichi, i bandi a fine mesi con finanziamenti europei

domenica 8 settembre 2013

L'Assessore alla Cultura ci scrive

Egregio Signor Salzano,
non ho alcuna esitazione ad ammettere che anche un Assessore alla cultura ignora tante cose.
 
Sia dal punto di vista storico sia da quello dell'attualita'.Deve,o meglio dovrebbe ,possedere alcune attitudini minime quali la capacità di ascolto e la doverosa disponibilità ,dialogando con i cittadini ,a trovare i percorsi utili alla risoluzione dei problemi.
 
E' quello che mi dichiaro pronto a fare .
 
Posso promuovere un incontro con i miei colleghi di Giunta che hanno competenze in materia per verificare quali siano le criticità incontrate e quali siano le azioni necessarie a superarle con un impegno comune.
 
Mi faccia sapere.
Cordialmente.
Nino Daniele*
 
*Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli
 
La ringrazio della sua rapida risposta e della sua cortese disponibilità.
In occasione del presidio che terremo in piazzetta San Carlo alle Mortelle il prossimo 23 Settembre a quattro anni dalla inagibilità della Chiesa, sentirò gli amici cui sta a cuore il recupero almeno della normalità della zona. La Sua presenza sarebbe particolarmente gradita.
Cordialità
Antonio Salzano
 
 

    sabato 7 settembre 2013

    Ritardi intollerabili

     
    Sono trascorsi quasi 50 anni da quando un giovane e dinamico sacerdote, Franco Alfarano,  a cui fu affidata la Parrocchia di San Carlo alle Mortelle,  si trovò subito di fronte ad una situazione drammatica di alcune strutture compromesse che andavano sanate e del carente stato manutentivo complessivo che richiedeva interventi rapidi per scongiurare una eventuale chiusura della Chiesa e delle attività appena iniziate a favore dei bambini e dei giovani del quartiere e dell' ambulatorio medico.
     
    Non  intese attendere i tempi lunghi per il reperimento delle risorse pubbliche e  fece appello al popolo e l'aiuto di una lotteria che fece sgranare gli occhi ai benpensanti quando il premio fu esposto in Chiesa, trattandosi di una Fiat 500.
     
    Altri tempi, una comunità di giovani che aveva già raggiunto un numero considerevole superando le cento unità, una volontà di non rimanere passivi di fronte alle necessità del quartiere e particolarmente dei più disagiati.
     
    In questi giorni alcuni di quegli amici mi hanno scritto, telefonato, incontrato per esprimere tutto il rammarico, e perchè no, tutto il dolore nel constatare che a quattro anni dalla voragine la Chiesa di San Carlo è ancora chiusa e nessun lavoro è ancora iniziato.
     
    Fino ad oggi solo rassicurazioni, parole ma nulla di fatto.
     
    La chiusura della Chiesa, ha aumentato in questi anni il degrado della zona circostante e la presenza di malitenzionati che agiscono in piena tranquillità per l'assenza di ogni seppur minimo controllo.
     
    Mi chiedo se anche l'attuale Assessore alla Cultura del Comune, come i suoi predecessori, sappia cosa abbia rappresentato  il Poggio di San Carlo alle Mortelle nella cultura di questa città, i personaggi che vi abitarono come Eleonora Pimentel Fonseca, per non parlare di tempi relativamente più recenti  con il pittore Domenico Morelli, l'intellettuale ed anarchico Roberto Marvasi, il letterato e scrittore Antonio Altamura che vissero per lunghi anni nel palazzo contiguo alla Chiesa.
     
    Un Assessore alla Cultura non può non sapere la storia e la valenza di questi luoghi e di questi uomini , non dico per alcuni di essi intitolargli almeno una strada ma  si attiverebbe per sollecitare i colleghi di Giunta ad intervenire per conferire un minimo di decenza alla zona in attesa di un piano più complessivo di rivalutazione dei quartieri spagnoli se mai verrà.
     
    Nei prossimi giorni torneremo in argomento,  discuteremo su una eventuale iniziativa per il giorno 23 , anche solo per testimoniare la nostra presenza davanti ai cancelli sbarrati della Chiesa, per esprimere tutto il nostro disappunto per il vergognoso ritardo degli uffici preposti per l'avvio delle opere di consolidamento e per sollecitare un impegno del Comune per un piano di riqualificazione della piazza.