domenica 23 marzo 2014

Countdown : -100

A poco più di venti giorni dall'incontro tenutosi presso l'Università  Suor Orsola Benincasa, con l'amico Ezio Aliperti ed altri amici residenti e non nella zona, abbiamo ritenuto utile cominciare a scadenzare le varie attività, oggetto anche del predetto incontro, iniziando da oggi un conto alla rovescia, un countdown come direbbero gli americani, per ciascuna delle iniziative.
Cominciamo con i lavori di ristrutturazione della Chiesa per poi passare al centenario della nascita dello scrittore Antonio Altamura ed alla sistemazione della piazza per la quale nei prossimi giorni andremo a sottoporre i suggerimenti forniti dall'Architetto Gianni Vigilante nelle sedi istituzionali.

POGGIO DELLE MORTELLE /1 : lavori di ristrutturazione della Chiesa

Evitando inutili polemiche e guardando sempre avanti con l'ottimismo necessario ma con la fermezza di monitorare il rispetto degli impegni presi nei confronti di un uditorio più vasto, cominciamo oggi il conteggio dei cento giorni che da oggi intercorrono con l'inizio del mese di Luglio, data in cui dovrebbero cominciare i lavori necessari, a distanza di quasi cinque anni dalla sua chiusura per il noto evento per la riapertura della Chiesa.

                                              
   -100

 

sabato 22 marzo 2014

Raffaele Viviani


     Raffaele Viviani

 10 Gennaio 1888
22 Marzo 1950
 






Guaglione
Quanno pazziavo ô strummolo,
ô liscio, ê fiurelle,
a ciacce, a mazza e pìvezo,
ô juoco d
e ffurmelle,
stevo 'int
a capa retena
'e figlie 'e bona mamma,
e me scurdavo ô ssolito,
ca me murevo 'e famma.
E comme ce sfrenàvamo:
sempe chine 'e sudore!
'E mamme ce lavaveno
minute e quarte d'ore!
Giunchee fatte cu 'a canapa
'ntrezzata, pe' fa' a pprete;
sagliute 'ncopp'a ll'asteche,
p'annarià cumete;
po' a mare ce menàvemo
spisso cu tutte 'e panne;
e 'ncuollo ce 'asciuttàvemo,
senza piglia' malanne.
'E gguardie? sempe a sfotterle,
pè fà secutatune;
ma 'e vvote ce afferravano
cu schiaffe e scuzzettune
e a' casa ce purtavano:
- Tu, pate, ll'hê 'a 'mpara'!
E manco 'e figlie lloro
sapevano educà.
A dudece anne, a tridece,
tanta piezz' 'e stucchiune:
ca niente maie capévamo
pecché sempe guagliune!
'A scola ce 'a salavamo
p' 'arteteca e p' 'a foia:
'o cchiù 'struvito, ô massimo,
faceva 'a firma soia.
Po' gruosse, senza studie,
senz'arte e senza parte,
fernevano pe' perderse:
femmene, vino, carte,
dichiaramente, appicciche;
e sciure 'e giuventù
scurdate 'int'a nu carcere,
senza pute' asci' cchiù.
Pur'io pazziavo ô strummolo,
ô liscio, ê ffiurelle
 




martedì 4 marzo 2014

Il Poggio delle Mortelle: video di Davide Savino

Un affettuoso ringraziamento a Davide Savino, giovane giornalista professionista, che ha voluto testimoniare la sua partecipazione con un breve filmato che conserveremo gelosamente.
Ciascuno faccia la sua parte ho più volte ripetuto in questi giorni di preparazione dell'incontro tenutosi Sabato scorso all'Università di Suor Orsola Benincasa e l'amico Davide con la sua sensibilità ha fatto la sua parte, quello che gli riesce meglio. Grazie


lunedì 3 marzo 2014

La Lettera : comunità soggetto di cambiamento

Francesco De Notaris

Caro Antonio, la tua iniziativa ha validità  e crea aspettative. Vorrei schematicamente ripetere quanto accennato Sabato 1 Marzo, e ti ringrazio.
Presente ed invitato come Direttore del Bollettino delle Assise di Napoli che hanno come Presidente onorario e ispiratore l'avv.Gerardo Marotta, non posso dimenticare come la tua e la mia esperienza hanno comuni radici.
Intorno alle nostre Chiese gli abitanti diventano cittadini e comunità perchè hanno e abbiamo ricevuto proposte valoriali ed esempi di vita.
Credo di interpretare il tuo progetto che non mira soltanto a ricostruire o meglio a restaurare la Chiesa di san Carlo alle Mortelle ma a creare una comunità interessata e soggetto di cambiamento.
Nei luoghi nei quali le persone veramente si incontrano e si guardano negli occhi c'è incontro di culture, esperienze, linguaggi,e si evidenziano i i problemi, i conflitti, i contrasti e anche le risorse e le risoluzioni per tutti.
Il metodo dell'incontro, della conoscenza, del dialogo deve essere reso stabile perchè si possa guardare al futuro avendo memoria del passato.
Bisogna superare la crisi di pensiero che è dentro di noi e dare ai giovani esempi e poi interessandoli , lavorando con loro.
Oggi siamo come siamo perchè abbiamo avuto una formazione che non ci spinge ad avere nostalgia ma ci sollecita ad avere a cuore, ad appassionarci, ad amare la Città che non è fatta di pietre soltanto ma di persone vive in relazione.
L'Assessore Daniele ci ha detto che più si offre cultura e più si chiede cultura e più crescono i cittadini.
Bisogna coinvolgere gli studenti e spingerli ad amare il proprio quartiere che non è un cortile ma un luogo dove si impara e si è cittadini del mondo.
Credo che alcuni dei relatori ed altri ancora potrebbero andare nelle scuole della zona e parlare ai ragazzi, così come sarebbe bello condurre i ragazzi a conoscere il proprio territorio. Ed anche l'Istituto Suor Orsola potrebbe contribuire in questo processo, educativo e formativo.


Ecco che dobbiamo guardarci intorno, adottare il quartiere perchè è casa nostra, censire risorse e bisogni, recepire positive proposte e le idee, prendere tutti sul serio.
Essere mattoni di una comunità che diventa sempre nuova non è illusione; è un'utopia possibile.
La crisi spinge a vivere un egoismo di fatto, non voluto e poi ci si sente soli anche nella folla.
I più giovani in facebook hanno migliaia di amici e sono soli dinanzi allo schermo del computer e non fanno esperienza di gruppo, associativa e non vivono uno stare insieme costruttivo e dialogante e troppo spesso soltanto ludico e fuorviante.
La tua iniziativa che comincia a prendere sostanza va...esportata in altri quartieri non come sostitutiva ma come modello e pungolo per tanti concittadini sfiduciati e stanchi che credono di essere impotenti e invece sono una forza, soltanto se si mettono insieme a sperimentare momenti e prassi democratiche.
Vanno messe in comune le esperienze, pubblicizzando i percorsi intrapresi, e comunicando, promuovendo e partecipando. 
Vanno sollecitati tutti i soggetti in campo e gli stessi condominii dei palazzi che insistono sul Poggio delle Mortelle.
Le nostre Istituzioni hanno bisogno di essere  interpellate , incalzate ed affiancate perchè non è possibile fuggire o credere di poter fare da soli.
Sarebbe interessante proporre e sperimentare collegamenti con esperienze simili e formare  gruppi di lavoro su ciò che riguarda la vita degli abitanti della zona con i rappresentanti del quartiere, del Comune, etc., per dare spessore, ordine e unitarietà al lavoro in un unicum che è la nostra Città.
Buon lavoro     

Francesco de Notaris

domenica 2 marzo 2014

Una storia di passione

lucasabatinelli.it

Ho sempre creduto e credo ancora che il senso civico degli italiani sia mediamente molto scarso.
Poi incontro italiani che mettono tanta passione per salvare una Chiesa trascurata dalla politica ma che contiene storia, cultura e ricordi.

La passione.
Questo ci puo’ salvare.
Complimenti a loro. 





POGGIO DELLE MORTELLE /1 : lavori di ristrutturazione della Chiesa
 
 
 
 
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sabato 1 marzo 2014

San Carlo alle Mortelle,quel buco nero senza fine




Sono passati più di quattro anni da quando una grande voragine si aprì nel mezzo della storica chiesa del centro antico di Napoli, sancendone la chiusura. Un convegno fa il punto sul restauro
NAPOLI - Sono passati più di quattro anni da quando una grande voragine si aprì nel bel mezzo della chiesa di San Carlo alle Mortelle, e da allora lo storico edificio religioso è rimasto chiuso facendo cadere nel degrado anche tutta la zona circostante.
La Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa, questa mattina, ha accolto una iniziativa organizzata dalla associazione Futura e dal Blog San Carlo alle Mortelle di Antonio Salzano per fare il punto della situazione delle opere di ripristino e di riqualificazione del territorio e per chiedere ancora una volta che ne sia recuperata la memoria storica e culturale. A prendere la parola, fra i primi, è stato Mario Di Costanzo, responsabile della formazione socio politica della Diocesi di Napoli che ha posto l’attenzione sull'importanza della presenza e della vita della parrocchia sul territorio come elemento di aggregazione e di riferimento in particolare per i bambini e i giovani. L'architetto Salvatore Russo del Provveditorato alle Opere Pubbliche, responsabile del progetto di restyling della chiesa, ha illustrato gli interventi effettuati per porre in sicurezza la struttura e ha indicato l’inizio della prossima estate come data per l’avvio della successiva tranche di lavori. Coordinati da Antonio Salzano, sono seguite le relazioni di Francesco De Notaris dell’Assise di Palazzo Marigliano che ha sottolineato la necessità di intervento sul centro antico e in genere sulla valorizzazione dei Quartieri Spagnoli mentre l’architetto Gianni Vigilante, che ha realizzato in città per conto del Comune i più bei recuperi di piazze e strade del centro antico, ha illustrato una ipotesi di intervento che richiederebbe un impiego modesto di risorse. In conclusione, Nino Daniele assessore alla Cultura del Comune di Napoli ha aderito alla richiesta di celebrare degnamente il prossimo settembre il Centenario della nascita dello scrittore e letterato Antonio Altamura che nacque e visse per lunghi anni nello storico palazzo di fianco alla Chiesa dove visse a lungo anche il pittore Domenico Morelli.
Bata

01/03/14