giovedì 31 dicembre 2015

Auguri a tutti , proprio a tutti....


Come ogni fine d'anno si cerca di fare un bilancio evidenziando lati positivi e negativi.

Nella nostra piccola realtà che sin dall'inizio abbiamo preso a modello di come è possibile o non è possibile contribuire alla crescita ed al miglioramento della città, vogliamo quest'anno fare una piccola lista di quanti hanno avuto orecchie per ascoltare le nostre istanze e quanti sordi o finti sordi o semplici passacarte per scrollarsi dei problemi hanno ignorato le nostre email,lettere e telefonate.

Si tratta, nell'uno e nell'altro caso, di persone preposte alla gestione della cosa pubblica che indipendentemente dalle appartenenze politiche sono al servizio dei cittadini o, almeno, dovrebbero esserlo, fatta eccezione per il Parroco della Chiesa di San Carlo alle Mortelle al quale perdoniamo la perdita di memoria, ci auguriamo  momentanea, che nel suo lungo elenco di ringraziamenti non ebbe spazio, come nella famosa lettera di Tommasino in Natale in Casa Cupiello, per questo Blog e gli amici dell'Associazione Futura.

Grazie e Buon Anno a :

Sindaco Luigi de Magistris 
Assessore Nino Daniele
Consigliere Giovanni Formisano
Consigliere Francesco Vernetti
Prof.Marco Rossi Doria
Arch. Emma Buondonno
Arch. Gianni Vigilante 
Giornalista Carlo Maria Alfarano
Giornalista Marco Perillo
Giornalista Davide Savino
Maestro Giuseppe Marmo- Pres.Assoc. Kodocan sprt 
Avv. Roberta Paparozzi
Proprietario Garage V.co San Carlo alle M. (restauro cappella votiva)
Ezio Aliperti Presidente Ass.Futura

Buon Anno anche ai sordi, finti sordi, passacarte ed eterni assenti alle nostre iniziative :

Assessore Alessandro Fucito
Assessore Carmine Piscopo
Presidente Municipalità Fabio Chiosi
Comm.Fondaz.Mondragone Dott.sa Mancinelli

Auguri di ogni bene a tutti gli amici e contatti che seguono questo Blog









giovedì 24 dicembre 2015

Riscoprire il senso autentico del Natale

Per quanti festeggiano il Natale per ....tradizione, per quanti fanno gli auguri perché...si fanno, per quanti se ne fregano del Natale Cristiano ma....festeggiano perché bisogna conservare le nostre....sane abitudini, per quanti parlano e mostrano presepi unicamente per speculazione, gli auguri migliori ai quali umilmente mi unisco, sono quelli di Papa Francesco che spero entrino nel cuore di quanti sono disponibili a riscoprire il senso autentico del Natale :


Il Natale di solito è una festa rumorosa: ci farebbe bene un po’ di silenzio per ascoltare la voce dell’ Amore.
Natale sei tu, quando decidi di nascere di nuovo ogni giorno e lasciare entrare Dio nella tua anima. L’ albero di natale sei tu quando resisti vigoroso ai venti e alle difficoltà della vita. Gli addobbi di natale sei tu quando le tue virtù sono i colori che adornano la tua vita. La campana di natale sei tu quando chiami, congreghi e cerchi di unire.
Sei anche luce di natale quando illumini con la tua vita il cammino degli altri con la bontà la pazienza l’ allegria e la generosità. Gli angeli di natale sei tu quando canti al mondo un messaggio di pace di giustizia e di amore. La stella di natale sei tu quando conduci qualcuno all’ incontro con il Signore. Sei anche i re magi quando dai il meglio che hai senza tenere conto a chi lo dai. La musica di natale sei tu quando conquisti l’ armonia dentro di te. Il regalo di natale sei tu quando sei un vero amico e fratello di tutti gli esseri umani.
Gli auguri di Natale sei tu quando perdoni e ristabilisci la pace anche quando soffri. Il cenone di Natale sei tu quando sazi di pane e di speranza il povero che ti sta di fianco.
Tu sei la notte di Natale quando umile e cosciente ricevi nel silenzio della notte il Salvatore del mondo senza rumori ne grandi celebrazioni; tu sei sorriso di confidenza e tenerezza nella pace interiore di un natale perenne che stabilisce il regno dentro di te.
Un buon natale a tutti coloro che assomigliano al natale.
Papa Francesco

mercoledì 23 dicembre 2015

Un altro Natale di attesa


Le rassicurazioni sui tempi di esecuzione del responsabile dei lavori per il Provveditorato alle OO.PP. nonchè la presenza del Cardinale Crescenzio Sepe all'avvio del cantiere per le opere di ristrutturazione della Chiesa, non sono bastate per evitare che anche quest'anno il Natale non fosse celebrato nella Chiesa parrocchiale.

Non poteva essere certo San Carlo alle Mortelle l'eccezione per il rispetto dei tempi che nel nostro Paese è una consuetudine ormai tristemente consolidata; sembra, come ho già avuto occasione di dire, che la cosa non abbia smosso più di tanto chi ha responsabilità della comunità e di questo ne prendo atto assieme agli amici che tanto si sono spesi per la tanto attesa riapertura della Chiesa.

A questo punto non resta che attendere.

Per rimanere in tema di attesa e di speranza ci auguriamo che quanto prima l'Amministrazione Regionale voglia attivarsi per far luce sulla Fondazione Mondragone affinchè sia un bene effettivo per la comunità cittadina e del territorio in particolare.

Formulo a tutti senza esclusione alcuna, anche a nome dell' Associazione Futura, i migliori auguri di un sereno Santo Natale, che sia occasione per tutti - di qualsiasi appartenenza religiosa, sociale e politica ed  in particolare per i credenti nell'anno della Misericordia voluto da Papa Francesco, grande Uomo di Pace e di Fraternità -  per una riflessione seria e profonda sul significato più autentico di questa festività.

Auguri di cuore a tutti, particolari e sentiti  agli ammalati, ai carcerati, ai senza lavoro, ai senza tetto, ai bambini, agli anziani,  alle persone sole e a quanti sia a Napoli che da altre città d'Italia e all'estero seguono ed hanno a cuore questo piccolo angolo di Napoli.

Un sereno Santo Natale con gli auguri di ogni bene.  




martedì 15 dicembre 2015

Buone notizie per i Quartieri Spagnoli


Ai Quartieri Spagnoli, nell'oratorio della chiesa di San Matteo, presto inaugureremo un nuovo centro giovanile per tutti i ragazzi del quartiere
(Alessandra Clemente)







Buone notizie per i Quartieri Spagnoli arrivano dall'Assessore ai Giovani Alessandra Clemente e noi non possiamo che accoglierla con piacere con la speranza che i lavori della Chiesa, la cui conclusione era prevista per lo scorso mese di Settembre  abbiano fine quanto prima, ed anche San Carlo alle Mortelle possa accogliere nei propri locali i ragazzi del quartiere privi di spazi da troppi anni.

mercoledì 9 dicembre 2015

Fondazione Mondragone,appello al Presidente De Luca



Le cronache riferiscono che il Presidente della Regione Campania  De Luca sia fermamente intenzionato ad eliminare sprechi e quanto di inutile  ci sia nell'amministrazione e questo non può che essere accolto con favore da chi paga le tasse ed auspica una sempre maggiore trasparenza nella gestione dei beni comuni.

Mi auguro, e con me gli amici dell'Associazione Futura, che il Presidente De Luca voglia volgere la sua attenzione anche su una realtà come la Fondazione Mondragone commissariata da anni e che non si capisce cosa produca in termini di eventi, attività,formazione per i giovani e servizio al territorio ove è ubicata e quante risorse pubbliche siano necessarie per tenerla inutilizzata.

Invito il Presidente e quanti vogliano verificare la vita o la morte di questa Fondazione cliccando sul sito www.fondazionemondragone.it/  che riporta le ultime attività, tranne qualche festa privata, al 1° Agosto del 20011, pagine stampa e contatti vuote. Mi auguro che sia soltanto un mancato aggiornamento del sito da quattro anni a questa parte e il che non sarebbe meno grave.

Avrei voluto verificare quanto riportato , o meglio non riportato, sul sito contattando la Fondazione ma sono due ore che il numero risulta occupato ...guasto? fuori posto?

Mi auguro che il silenzio dopo  gli articoli pubblicati il 27 Gennaio e 30 Giugno dell'anno scorso e del 28 Aprile e 2 Giugno di quest'anno ( inserire nella casella a destra cerca nel Blog Fondazione Mondragone, per visualizzare gli articoli), non continui anche con l' Amministrazione De Luca.

venerdì 4 dicembre 2015

L'Albergo dei Poveri accoglierà i senza fissa dimora

Finalmente! 
Ci sono voluti anni per capire che una delle priorità di utilizzo della struttura di Piazza Carlo III è l'accoglienza dei poveri, di tutta quella marea di persone che aumenta sempre più che necessita di assistenza, cure, sostegno morale e materiale. 
Guasterà pure la visione di qualche ben pensante che, pazienza,  dovrà farsene una ragione 

venerdì 27 novembre 2015

Va via un altro pezzo di Napoli

Un'altra parte importante dell'arte e della cultura  di Napoli è andata via, lasciando il Teatro orfano di un gentiluomo e grande interprete, erede di una stirpe che ha le sue fondamenta nel cuore e nella storia della cultura della città.

Mi piace ricordarlo attraverso le parole del padre, il grande Eduardo che parlò di Luca nel suo intervento al Teatro di Taormina che fu anche l'ultima uscita pubblica del grande Maestro.

Pillole di Napoli/4

Davide Savino propone un'altra dolce, bella, pillola di Napoli con altri angoli meravigliosi e immagini di questa città che non finisce mai di meravigliarci e utile, come dice l'autore, per rifarci gli occhi 



Precedenti : 


mercoledì 11 novembre 2015

Pillole di Napoli/1

giovedì 12 novembre 2015

Pillole di Napoli/2

giovedì 19 novembre 2015

sabato 21 novembre 2015

Galleria borbonica, nuovo percorso


La dinastia borbonica svela i suoi segreti. Ferdinando II di Borbone nel 1853 incaricò l’arch. Enrico Alvino di costruire un percorso coperto lungo cinquecento metri per consentire il passaggio dei militari dislocati nelle caserme di Via Pace (attuale Via Domenico Morelli), largo Ferrandina e San Pasquale a Chiaia in modo da fargli raggiungere in breve tempo la Reggia in caso di attacchi e per un’eventuale via di fuga dei regnanti.

La cavità borbonica si fa risalire al 600 e solo da qualche anno per opera di volontari guidati dallo speleologo Gianluca Minin e da Enzo de Luzio è stata resa accessibile con lavori di scavo, verifiche e pulizia.

All’ingresso di Via Grottone, nei pressi di Piazza del Plebiscito con uscita in Via Morelli è stato scoperto un altro stupefacente passaggio in uno storico palazzo di Via Monte di Dio, sede dell’Istituto di Studi Filosofici. Alla presenza del sindaco Luigi De Magistris, dell’assessore alle politiche giovanili Alessandra Clemente e da un folto gruppo di cineoperatori, coordinati dell’addetto stampa, Annacarla Tredici, la spettacolosa demolizione dell’ultimo diaframma. La scala di accesso è costituita da 115 gradini che partendo dal basso terminano sotto il pavimento di un appartamento privato.

Il nuovo percorso, denominato Via delle Memorie, aperto al pubblico ad inizio anno, è stato ricavato scavando all’interno di una cisterna, arrivando all’ingresso del ricovero bellico del Palazzo Serra di Cassano, utilizzato per diverso tempo anche dall’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

La Galleria borbonica con una profondità di 15 metri sotto il livello stradale con agorà per eventi cittadini, presenta un’enorme cisterna per la raccolta delle acque, all’interno della quale è stata creata una coltivazione di funghi cornucopia dall’intenso profumo, gallerie, materiale di risulta e una vasta gamma di auto, moto e bici abbandonate intorno agli anni ’60, quando lo spazio era utilizzato come deposito di automezzi sequestrati dall’autorità giudiziaria e dal comune.
       
Il cunicolo borbonico va ad aggiungersi alle altre cavità cittadine di epoche diverse, aperte ai visitatori da anni quali la NapoliSotterranea di Via Nardones, quella di Piazza San Gaetano, la Grotta di Seiano, la Cripta neapolitana di Mergellina e ultima in ordine di tempo quella di Pianura.


Da un calcolo approssimativo si valuta che la città invisibile formata da cisterne, acquedotti, cave di tufo e di lapillo e pozzolana, gallerie e camminamenti supera i 900 mila metri quadrati. Spesso si è parlato di utilizzare questi spazi come parcheggi, in ultimo si è azzardata l’ipotesi di riversarci dentro i rifiuti per sopperire ai gravi disagi della città in superficie.
Fin dall’inizio della sua storia, Napoli ha avuto a disposizione quella riserva naturale cui attingere per l’edificazione di palazzi e dalla cava che corre sotto Monte Echia fu ricavato il tufo per la costruzione della Chiesa della Nunziatella. Lavorando di piccone si otteneva oltre al tufo anche l’acqua. Da molti appartamenti era possibile attingere con dei cestelli direttamente dalle cisterne scavate, il prezioso liquido. Si calcola che nel centro antico non sono meno di dodicimila i pozzi, tutti a ridosso di importanti edifici, in buona parte ricolmi di detriti e altro materiale.

Durante la seconda guerra mondiale, il passaggio sotterraneo dove è stato possibile costruire anche un parcheggio a sette piani per trecento auto, fu adibito, come accennato a ricovero. Le pareti furono dipinte di bianco per rendere meno cupo l’ambiente, fu abbozzato un impianto elettrico, tuttora esistente e delle cabine per i vespasiani.

Gli scavi in città risalgono a molti secoli prima di Cristo e sono costituiti da calette ipogeiche del tipo detto “a forno” ritrovate in vico Neve a Materdei, da catacombe, da passaggi pedonali, gallerie, articolatissimi acquedotti.

Solo negli ultimi 40 anni si è staccato quel cordone ombelicale che univa le due città, ma ancora oggi il sottosuolo conserva dipinte, scolpite e graffite nelle sue viscere quelle pagine di storia, che hanno fatto grande la Napoli di superficie.


Arduo il lavoro degli speleologi, impegnati nella rimozione dei detriti, nell’evidenziare antiche scritte dei rifugiati nella grotta nel periodo della guerra, nell’illuminazione degli ambienti, recupero e restauro di sei statue dell’epoca fascista che riproducono imperatori romani e dei mezzi sequestrati dal comune, auto e moto abbandonati per anni e testimoni di un’epoca.

Il sottosuolo oggi, anche se in parte abbandonato, è in ogni modo una realtà storica ed archeologica e va quindi conosciuto, l’impegno di Gianluca Minin presidente dell’Associazione Borbonica Sotterranea e del vicepresidente Enzo de Luzio.

                                                                        Mario Carillo

venerdì 20 novembre 2015

Père Catapère : articolo de Il Mattino.it




Napoli Père Catapère, vagabondaggio alla napoletana: l'arte di ritrovare il tempo spiegata agli americani





Quale città al mondo ha una strada che esiste da 3mila anni? Una sola. Napoli. E Napoli, gigantesco teatro da trenta secoli in qua, non si visita come una città qualunque. Occorrono occhi diversi, un buon narratore, e la volontà di farsi guidare dalla curiosità, dall'improvvisazione, dalla sorpresa.e pure dalla gola. Ernesto Nocera, che si presenta come due volte napoletano per essere nato dentro le mura aragonesi, ne ha fatto una filosofia con uno slogan fra il napoletano ed il greco: "Père catapère", un piede dopo l'altro. Un vagabondaggio guidato da fantasia, gola, curiosità che - francamente - nessuna altra città del mondo è in grado di offrire.
Il libro "Père Catapere" di Nocera sarà presentato oggi alle 16 nel cuore dei luoghi cui appartiene e che vuole raccontare, avanzando portone per portone, storia dopo storia nel centro antico. Piede dopo piede. Senza dimenticare i piaceri della gola ed i rituali cortesi del caffè. Nella sala del capitolo di San Lorenzo Maggiore il critico letterario Nando Tricarico presenterà la guida con l' aiuto della cronista del Mattino Chiara Graziani. Saranno presenti Ezio Aliperti dell'Associazione Futura, Antonio Salzano del Blog san Carlo alle Mortelle ed Antonio Solano.
Sarà presentato anche il progetto per la traduzione in inglese della guida. Una vera sfida culturale. Tradurre Napoli per gli americani, levando loro di testa il mandolino, vuol dire far ragionare insieme due pianeti diversi. Un esperanto napoletano per i turisti americani. E per esportare il modello Napoli, che può essere vera maestra di decrescita felice. Un piede dopo l'altro.
Gioved? 19 Novembre 2015, 17:36 - Ultimo aggiornamento: 22:49
ATTENZIONE ! La presentazione del libro di Ernesto Nocera Père Catapère in lingua inglese avrà luogo oggi Venerdì 20 alle ore 16 in Napoli San Lorenzo Maggiore via Tribunali,316 e non in San Domenico Maggiore come erroneamente riportato nella locandina

giovedì 19 novembre 2015

Pillole di Napoli/3

Questa è un'altra perla che l'amico Davide Savino ha voluto donare a questo Blog in anteprima, dopo la pubblicazione delle altre due pillole dell'11 e 12 novembre che hanno riscosso veramente un'ondata di gradimento che ha superato ogni mia aspettativa.

Davide, valente giovane giornalista professionista, affetto da quella malattia indispensabile per questo mestiere, che opportunamente ieri qualcuno ha indicato nel consegnargli il Premio giornalistico Franco Landolfo, nella passione e nel sogno è davvero uno di quei giovani che si lascia travolgere per raccontare la verità e il suo grande amore per Napoli, nelle realtà difficili e complicate ed in quelle positive che troppo frequentemente si cerca ,in malafede,  di non voler far vedere.     


Queste sono pillole di verità che Davide ne propone la visione per appena 90 secondi, per rifarti gli occhi  e questa volta con il mare di Napoli.

Le Assise di Napoli e del Mezzogiorno d'Italia e la legge regionale sull'acqua


Il Comitato Scientifico delle Assise di Napoli e del Mezzogiorno d'Italia non condivide i contenuti della legge “Riordino del Servizio Idrico Integrato ed istituzione dell’Ente Idrico Campano”, approvata dal Consiglio Regionale lo scorso sedici novembre, ritenendola in contrasto con la volontà popolare espressa in sede referendaria.   

Meraviglia che proprio in Campania,  nella quale Napoli unica grande città italiana ha rispettato l'esito del referendum del dodici e tredici giugno del duemilaundici, sia stata approvata una tale legge regionale, schiaffo che offende la democrazia, garantendo profitti ai privati.

A nulla valgono le giustificazioni che poggiano su questioni  improponibili e secondarie  rispetto ai contenuti della scelta assembleare, iniqua e onerosa per i cittadini , favorevole alla costituzione di ulteriori carrozzoni clientelari,parassitari e dannosi, in nome della gestione di un bene che è  pubblico e che non va considerato  merce da vendere o comprare da parte di soggetti privati.
Le Assise, contrarie ad ogni affaristica operazione, sono per una programmazione condivisa democraticamente, per una  gestione virtuosa del bene acqua, per la partecipazione degli utenti, per un attento e trasparente controllo sulle risorse, per l'eliminazione del profitto, per il reinvestimento degli utili.
Le Assise invitano la popolazione ad un'attenta riflessione, i consiglieri regionali a rispettare il voto popolare in particolare quando si tratta del bene pubblico, che esige scelte coerenti sul piano politico e amministrativo.
Pertanto le Assise aderiscono alla manifestazione indetta a Napoli il prossimo ventotto novembre.

Premi ai giornalisti Perillo, Savino e Altore

Desidero esprimere a nome personale e dell'amico Ezio Aliperti, Presidente dell'Associazione Futura , le più vive congratulazioni ai giornalisti  Marco Perillo, Davide Savino e Marco Altore che in occasione di nostri eventi ed iniziative  , hanno sempre mostrato la loro disponibilità e vicinanza.




Marco Perillo, Premio Megaris per il 
romanzo Phlegraios











Davide Savino, menzione speciale Premio Franco Landolfo per “Nel cuore della Terra dei fuochi la riserva naturale dove si salvano gli uccelli migratori” (Roma online)

















Marco Altore, menzione speciale Premio Franco Landolfo per “Barcellona-Napoli, sviluppo e opportunità da valorizzare”  (Televomero)

sabato 14 novembre 2015

Père Catapère in lingua inglese


Capita sovente di partecipare alla presentazione di un libro di poesie,di narrativa, di un libro su Napoli e le sue meraviglie.
Quello di Ernesto Nocera, del quale ho già avuto modo di scrivere più volte, è un libro particolare, è una guida colta ma accessibile a chiunque voglia approcciarsi con i tesori della città, con il suo patrimonio ricco di storia e curiosità che vanno oltre la storia ma sono anch'esse storia di un popolo.

Ho partecipato a più di una presentazione del libro di Nocera  e ogni volta non si è mai ripetuta una sola frase detta in altra occasione perchè Ernesto , personaggio che abita nel nostro quartiere ma conosciuto in ogni angolo di Napoli, trasforma la presentazione in un tuffo nel passato, della Napoli che lo ha visto scugnizzo, militante politico, sindacalista,etc.cogliendone gli aspetti più semplici ma densi di contenuti.

E Venerdì 20 Novembre sarà un'altra occasione di incontro con l'autore di Père Catapère, a passeggio per Napoli,una occasione per parlare di Napoli, delle meraviglie in ogni strada, in ogni vicolo, in ogni piazza e dei particolari e delle curiosità che Ernesto ha tenuto ad inserire per rendere la visita più intrigante, in modo che anche il turista, il non napoletano possa calarsi, anche se per poco tempo, in una realtà unica da vivere  da protagonista.

Questa volta la presentazione del progetto di una edizione in lingua inglese....per il momento che rientra in un quadro più ampio di impegno di cittadini per il riscatto della città che non può che passare per la conoscenza e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale, della riappropriazione del territorio, della sua storia e di quanti letterati, poeti, artisti vi hanno abitato e contribuito alla crescita culturale di Napoli.

Appuntamento a SanLorenzo Maggiore Venerdì 20 Novembre alle ore 16.





sabato 31 ottobre 2015

Il ricordo : Eduardo

Eduardo De Filippo      
                          31 Ottobre 1984 - 31 Ottobre 2015

mercoledì 28 ottobre 2015

30 ANNI PERSI?





30 ANNI PERSI?
LA PREVENZIONE DELLA DEVIANZA GIOVANILE
IN CAMPANIA A 30 ANNI DALLA LEGGE EDUARDO:
RISULTATI E PROSPETTIVE
30 e 31 ottobre 2015
Maschio Angioino - Sala dei Baroni
Nella ricorrenza del trentennale della scomparsa di Eduardo De Filippo, nell’ottobre del 2014, la Fondazione che porta il suo nome, costituita dal Comune di Napoli, dalla Regione Campania e dalla famiglia De Filippo, si impegno' a realizzare un Convegno internazionale che avesse come tema il disagio giovanile e il pericolo della devianza.
Obiettivo del convegno che si terra' il 30 e 31 ottobre nel Maschio Angioini e' avviare una riflessione che non si esaurisca nell'approfondimento teorico, ma che preveda l’individuazione di strumenti pratici per contrastare il fenomeno della devianza giovanile.
Dopo il saluto di benvenuto di Luca De Filippo, il convegno si aprira' con un incontro al quale parteciperanno, con il Sindaco di Napoli,Luigi de Magistris, il Cardin ale Crescenzio Sepe, il Procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, il Presidente della Regione Campania,Vincenzo De Luca, il Presidente dell'Autorita' garante per l'infanzia e l'adolescenza Vincenzo Spadafora.
La Legge Eduardo - Interventi a sostegno della condizione giovanile in Campania fu approvata in seguito alla forte sollecitazione d i Eduardo De Filippo, allora Senatore a vita. La legge, finalizzata a sostenere i ragazzi a rischio di emarginazione sociale e di devianza di eta' compresa tra i 15 ed i 20 anni, e' stata, inizialmente, sperimentata solo per Nisida (Futuro ragazzi) e Benevento (Villaggio dei ragazzi). Dal 2006 la legge non e' stata piu' finanziata per mancanza di fondi.
A trent'anni dalla scomparsa di Eduardo – ha dichiarato Luca De Filippo - abbiamo pensato come Fondazione di riproporre questo argomento assolutamente attuale. Penso fermamente che se all'epoca della sua emanazione fosse stata data maggiore attenzione alla legge 41/87 probabilmente oggi a Napoli le cose sarebbero migliori. La prevenzione va fatta sui giovani. Nel corso della due giorni – ha concluso - intendiamo fare un punto della situazione per capire cosa e' cambiato, intendiamo capire come le altre nazioni affrontano la medesima problematic a. Il frutto di questo confronto internazionale potrebbe essere un libro che raccolga tutte le proposte da presentare poi alle forze politiche.
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Si tratta di migliaia di giovani e del loro futuro ed e' essenziale che un'assemblea come il Senato prenda a cuore la riparazione delle carenze dannose, posso dire catastrofiche, che da secoli coinvolgono quasi l'intero territorio dal Sud al Nord dell'Italia. Mi sono sempre domandato quale potrebbe essere il mio contributo affinche' la barca di questi ragazzi che sta facendo acqua da tutte le parti possa finalmente imboccare la strada giusta. Ono convinto che se si opera con energia, amore e fiducia in questi ragazzi, molto si puo' ottenere da loro.
Senato della Repubblica
dall'intervento di Eduardo De Filippo del 23 marzo 1982

martedì 27 ottobre 2015

Giusto riconoscimento per Gerardo Marotta

Ho appreso con piacere che il Sindaco di Napoli ha ieri indirizzato al Capo dello Stato Sergio Mattarella la proposta di nomina a Senatore a vita del Prof. Gerardo Marotta fondatore e Presidente dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.
Già due anni fa il Sindaco, a seguito di un ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale, interessò l'allora Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
L'Istituto per gli Studi Filosofici ha sede dal 1983 , come noto, non molto distante dal Poggio delle Mortelle, in via Monte di Dio, nel prestigioso settecentesco Palazzo Serra di Cassano ed è divenuto un centro di cultura internazionale conosciuto in tutto il mondo.
L'iniziativa del Primo Cittadino tende a conferire il giusto riconoscimento ad un uomo che ha dedicato tutta la sua vita alla realizzazione di un centro che è crocevia della cultura europea come sostenne  lo storico  francese della filosofia Paul Dibon.
Il Prof. Marotta ha anche donato all'Istituto circa centomila preziosi  volumi della sua biblioteca.
E'dovere della comunità cittadina e nazionale onorare degnamente chi ha speso una vita per la diffusione della cultura costruendo un patrimonio immenso al servizio non solo della città ma dell'Italia tutta ed apprezzato a livello internazionale.
Mi auguro che quanto prima il Presidente Mattarella voglia conferire il giusto riconoscimento all'illustre figlio di Napoli.  

                                  NOTE SULL’ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI
L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici è stato fondato nel 1975 a Napoli da Enrico Cerulli, Elena Croce, Pietro Piovani, Giovanni Pugliese Carratelli e da Gerardo Marotta, che ne è anche il presidente, intorno alla biblioteca umanistica di oltre centomila volumi, messa insieme in un trentennio di pazienti ricerche di fondi librari in tutta Europa.
A circa un trentennio dalla fondazione, promossa da Benedetto Croce, dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici, l’avvocato Gerardo Marotta avvertiva che del binomio vichiano verum-factum, filosofia-filologia, il polo debole era diventato proprio quello del pensiero speculativo, dal momento che appariva esaurito il grande slancio di dibattito teorico del primo dopoguerra, intenso ma spesso astratto, tanto da far nascere nell’animo di Croce l’intento di temperarlo e insieme rafforzarlo avviando i giovani sulla strada di rigorosi studi storici.
Nei primi anni di vita dell’Istituto, nato sotto gli auspici dell’Accademia dei Lincei, l’attività didattica e scientifica si è svolta in viale Calascione nella sede della biblioteca dell’Istituto. Questi locali divennero però ben presto angusti per la grande affluenza di studiosi e di borsisti di ogni parte d’Italia e d’Europa, che sempre più affollavano i seminari e i convegni.
Nel 1983 il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali acquisiva al patrimonio dello Stato il settecentesco Palazzo Serra di Cassano e lo destinava in uso all’Istituto Italiano per gli Studi Filosoficiperché potesse sviluppare in una sede di adeguato decoro e funzionalità la sua vita, ormai al centro dell’attenzione degli studiosi di tutto il mondo. Un insieme architettonico fra i più notevoli del pur ricco patrimonio storico napoletano veniva così recuperato ad un’altissima funzione culturale.
Di questi spendidi ambienti, carichi di storia, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici ha fatto, come ha affermato il prof. Paul Dibon, “un crocevia della cultura europea”.
Da Eugenio Garin a Luigi Firpo, da Hans-Georg Gadamer a Karl Popper, tutti i maggiori esperti italiani e stranieri della storia del pensiero hanno tenuto seminari all’Istituto. Nel lungo anno accademico, che inizia ai primi di settembre, per concludersi soltanto a luglio inoltrato, ogni giorno si svolgono vari seminari e corsi di lezione destinati ai borsisti dell’Istituto, ai ricercatori, ai giovani, al vasto pubblico colto della città.
A un ritmo sempre più intenso l’Istituto si adopera anche per dare un contributo al riavvicinamento fra la cultura filosofico-umanistica e quella scientifica, con seminari di fisica e di biologia, cui hanno contributo vari premi Nobel, da Rita Levi Montalcini a Carlo Rubbia, da Steven Weinberg a Sheldon Glashow, da Marx Perutz a Ilya Prigogine. Ernst Gombrich, Francis Haskell, Ferdinando Bologna, Jean Starobinski hanno tenuto seminari di storia e teoria dell’arte, mentre al prof. Luigi De Rosa è affidata la direzione di incontri scientifici e pubblicazioni nel campo della storia economica.
In collaborazione con le più prestigiose istituzioni di cultura straniere, l’Istituto organizza periodicamente cicli di lezioni per i suoi borsisti presso università e centri di ricerca all’estero: dalWarburg Institute di Londra all’École Pratique des Études di Parigi, alle università di Cambridge, Warwick, Rotterdam, Austin, Monaco, Francoforte, Amburgo, Tubinga, Erlangen.
L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, che è diretto dal prof. Giovanni Pugliese Carratelli e il cui attuale comitato scientifico è composto tra gli altri da Luigi De Rosa, Eugenio Garin, Tullio Gregory, Raymond Klibansky, Rita Levi Montalcini, Alfonso Maria Liquori, Gerardo Marotta, Vittorio Mathieu, Giovanni Pugliese Carratelli e E.G.C. Sudarshan, ha sviluppato anche un’ampia attività editoriale, volta al recupero dei momenti più alti della storia del pensiero.
Sono così nate collane di edizioni critiche dei testi della filosofia greca (La Scuola di Platone, La Scuola di Epicuro), del Corpus Reformatorum Italicorum, degli Illuministi italiani, delle Hegels Vorlesungen, mentre di continuo la collana di Memorie dell’Istituto mette a disposizione della cultura nazionale i risultati dei seminari.
Nel 1980 l’Istituto italiano per gli Studi Filosofici dava vita alla sua Scuola di Studi Superiori in Napoli, diretta da Tullio Gregory, per offrire ai giovani una possibilità di avviarsi ad una attività di studi e di ricerca, una volta conclusi gli studi universitari: Charles Schmitt, Robert Shakleton, Yvon Belaval, Paul Ricoeur, Otto Pöggeler, Dieter Henrich e moltissimi altri maestri hanno incontrato nei loro corsi di lezioni i giovani più promettenti laureati presso tutte le università italiane.

«L’Istituto è presente in tutta Italia, e poi in Francia e ovunque in Europa, nell’insegnamento e nella ricerca, in progetti editoriali audaci e necessari. È presente nei rapporti con le istituzioni pubbliche e private, quando apre la strada a nuove forme contrattuali fra lo Stato e la società civile, definendo i ruoli dell’intervento pubblico e delle fondazioni private, prendendo iniziative locali, nazionali, europee e internazionali.
Non conosco al mondo, oggi un progetto analogo, e altrettanto esemplare, attuato con tanta dolce ostinazione, con un tal genio dell’ospitalità. In nessun altro posto, in nessun’altra istituzione, ho trovato maggiore apertura e maggiore tolleranza, una così vigile attenzione nel tener presente contemporaneamente la tradizione culturale e le occasioni dell’avvenire».
Jacques Derrida (Ècole des Hautes Études en Sciences Sociales)
«Luogo d’incontro per gli studiosi, scuola di perfezionamento, centro di ricerca e officina editoriale: l’Istituto concepì fin dall’inizio progetti molto ambiziosi. Ma proprio quest’ambizione mobilitò le buone volontà a Napoli, sedusse e convinse i migliori spiriti in Italia e all’estero. L’intelligenza moderna, volentieri melanconica, ha nostalgia dell’energia: essa comprese immediatamente che un’ardente energia l’attendeva a Napoli.
La figlia di Benedetto Croce, Elena, essa stessa brillante scrittrice, una delle figure più luminose fra gli intellettuali italiani del dopoguerra, sostenne immediatamente l’iniziativa dell’avvocato Marotta. Non vide nessuna concorrenza con l’Istituto Croce, che aveva sede a Napoli nella casa del padre, dove borsisti e cittadini frequentano la biblioteca del grande filosofo scomparso».
Marc Fumaroli (Académie Française)
«L’Istituito è sede di iniziative non soltanto filosofiche, in quanto costituisce anche un aperto, vivo e libero foro di dibattito per altre comunità scientifiche e professionali. Questo, tuttavia, non ne cancella in alcun modo la specialità di centro di ricerca e di diffusione della cultura filosofica, che non può, comunque, restare isolata da altri saperi e pratiche.
Per capirlo basterebbe guardare sia ai corsi e ai seminari a livello internazionale (che hanno formato almeno una generazione di giovani studiosi, in una fase di sostanziale latitanza delle istituzioni), sia, soprattutto, all’immensa mole di testi filosofici pubblicati e in corso di pubblicazione, sia all’impresa di far conoscere e divulgare il pensiero filosofico in televisione e in cd-rom attraverso programmi patrocinati dall’Istituto».
Remo Bodei (Università di Pisa)

mercoledì 21 ottobre 2015


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Archivio storico della canzone napoletana, interrogazione dell'On.Bossa

Sulla sconcertante decisione della RAI di trasferire l'Archivio storico della canzone napoletana da Napoli a Milano, l'on. Luisa Bossa ha presentato una interrogazione al Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini che riporto quì di seguito:




Interrogazione a risposta in VII Commissione

Al Ministro per i beni culturali

Per sapere, premesso che:
Un comunicato di Radio Rai ha annunciato, tra lo sconcerto generale, che l’Archivio storico della canzone napoletana, allestito nella sede Rai di Napoli-Fuorigrotta, sarà presto trasferito nella mediateca Santa Teresa di Milano;
“L’operazione – si legge nel comunicato diffuso da Radio Rai - porta a Milano, sotto la Madunina, nella prestigiosa mediateca di Santa Teresa, l’Archivio storico della canzone napoletana, il jukebox della melodia perduta, il più grande museo virtuale della canzone italiana, nata, appunto, a Napoli, ed emigrata a Milano, dove trovò editori e discografici in grado di farle assumere una dimensione industriale“;
L’archivio storico della canzone napoletana è appunto un progetto di RadioRai, sviluppato in collaborazione con Regione, Provincia e Comune di Napoli; si tratta di un database immenso di spartiti, foto, video, canzoni (più di 40mila), dove sono conservati ricordi dei più grandi interpreti della melodia napoletana, con cantanti napoletani e no;
si tratta di un catalogo che propone un repertorio vastissimo, che spazia da Enrico Caruso a Sergio Bruni, ma anche Pino Daniele, Almamegretta, 99 Posse; che va da Gennaro Pasquariello e Gilda Mignonette, a Nino Taranto e Maria Paris, a Roberto Murolo, Renato Carosone e Mario Merola, Peppino Di Capri...ma anche Elvis Presley e Paul Mc Cartney, Dulce Pontes e Caetano Veloso, Mireille Mathieu e Charles Aznavour, Frank Sinatra e Frank Zappa;
l’archivio è punto di riferimento non solo per gli addetti ai lavori ma anche per gli appassionati del repertorio, che possono usufruire, e anche arricchire, quello che si presenta come uno spazio aperto e in continua espansione;
Togliere tale archivio alla città di Napoli non rappresenta solo uno scippo senza alcuna motivazione ma anche un autentico paradosso, tanto più che il Comune di Napoli dichiara di non essere mai stato informato di questo trasferimento, di essere contrariato e sorpreso anche perché esisteva il progetto di sistemarlo nella Casina Pompeiana nella Villa Comunale”;
Contro la scelta del trasferimento a Milano si sta sollevando un’onda di protesta soprattutto da parte del ricco tessuto artistico e culturale locale, che ritiene di avere pieno titolo e diritto a conservare sul territorio cittadino un pezzo della sua memoria musicale:
- Dal Ministro se sia a conoscenza di quanto sopra esposto, se non ritenga paradossale e sbagliata la scelta di spostare l’archivio storico della canzone napoletana da Napoli a Milano e non ritenga di intervenire, nei limiti dei suoi poteri e delle sue competenze, per impedire tale dannosa scelta.