Chiesa di San Carlo alle Mortelle
Eretta nel 1616 su progetto del Sacerdote Barnabita Giovanni Ambrogio Mazenta che successivamente affidò il progetto all'Architetto napoletano Giovanni Cola di Franco.
All'interno dipinti di Antonio De Bellis raffiguranti momenti della vita si San Carlo Borromeo.
La facciata fino al 1730 fu lasciata grezza ed i lavori di realizzazione della stessa iniziati nel 1730 su progetto di Enrico Pini allievo del Sanfelice.
Decorazioni e stucchi di Giuseppe Scarola e dello scultore Domenico Catuogno.
Il 23 Settembre del 2009 si aprì un'ampia voragine all'interno della Chiesa facendo crollare parte della pavimentazione di fine '700.
La Chiesa è chiusa e non risultano lavori in corso
Renato Fiorito
RispondiEliminaTra il verde della collina e alberi di mirto fu costruita la chiesa, che ha resistito ai secoli (quattro), ma non all'incuria della politica, al sacco edilizio, all'incompetenza. Napoli ora sprofonda, anche metaforicamente. Tra poco si vota. Io sono a Roma e non posso. Ma se dovessi scegliere voterei qualcuno che si impegna a lottare contro la crimnalità che è il principio di tutti i mali, frena lo sviluppo, favorisce il degrado, crea il problema dei rifiuti, impedisce gli investimenti ed il lavoro.
Laura Mocellin -Bassano del Grappa
RispondiEliminaGrazie per il racconto, in divenire, stupendo, di San Carlo alle Mortelle, che ho scoperto poco tempo fa: questa e' letteratura piu' che giornalismo e, come dicevano tutti l'altra notte del grande Massimo Ranieri, la sua napoletanita', questo nocciolo di anima, cuore, poesia, umanita', sensibilita', eleganza, tragicita' e leggerezza, ecletticita' al massimo della perfezione e' via via sempre piu' Eduardiana, arte pura. Cosi' la tua napoletanita'.......raffinatezze dell'anima, della mente, del cuore, odori sapori visioni storie che fanno la storia di un popolo, di una citta' di una tradizione culturale immensa e irrinunciabile