sabato 30 marzo 2013

La nostra Pasqua


Caravaggio- Museo di Capodimonte-Napoli

La sera del Sabato Santo, chiesa al buio, campane mute, un braciere all’ingresso e si attendeva che iniziasse il rito del fuoco per poi entrare in chiesa e lentamente tra canti rigorosamente senza musica accensione del cero Pasquale per poi attingere tutti alla stessa fiammella e poi uno sfolgorio di luci e  campane festose annunciavano la Resurrezione e quasi sempre nel corso della celebrazione della Messa si attingeva all’acqua benedetta per battezzare uno o più  bambini della comunità parrocchiale nati da poche settimane.

Il giorno di Pasqua tutti con una piccola bottiglia a prendere l’acqua benedetta per portarla a casa e compiere il rito della benedizione, prima di cominciare il pranzo  della Santa Pasqua, da parte del capo famiglia con il piccolo ramoscello di ulivo.

Un rito simbolico che riaffermava in quei pochi  attimi il valore della famiglia raccolta nel giorno della Resurrezione,  con la letterina dei più piccoli messa di nascosto sotto al piatto o nel tovagliolo del papà per poi concludere il rito con l’immancabile poesia.

Non so in quante famiglie ancora siano in uso queste tradizioni, forse neanche più il segno della croce prima del pranzo che ho ritrovato ,invece, negli Stati Uniti con pochi secondi di raccoglimento per una preghiera comunitaria ma in famiglie di religione diversa da quella cattolica, forse neanche più la letterina o la poesia.
Riflettevo questa mattina con alcuni amici sulla  scomparsa non solo di vecchi riti, e sulla scarsa partecipazione ai riti liturgici della Settimana Santa, ma anche alla scomparsa di quanto di pagano comunque contribuiva a far sentire il clima pasquale.

Non credo sia un buon segno l’incapacità di trasmettere valori, tradizioni e quanto di autentico contribuisce alla crescita umana, sociale e religiosa, alle generazioni dei nostri figli e nipoti.

Auguriamoci che questa Santa Pasqua, che coincide  con la venuta del nuovo Vescovo di Roma, che sembra aver dato un segnale di speranza  per un’autentica rinascita della Chiesa, sia per tutti momento di autentica Resurrezione.

Buona Pasqua di serenità e di pace per tutti, senza esclusione alcuna.

2 commenti:

  1. ...e senza cmpane..."la trociola" ...tla tla tla...sottolineava i momenti salienti delle funzioni religiose...
    Costantino Longano

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