giovedì 19 novembre 2015

Le Assise di Napoli e del Mezzogiorno d'Italia e la legge regionale sull'acqua


Il Comitato Scientifico delle Assise di Napoli e del Mezzogiorno d'Italia non condivide i contenuti della legge “Riordino del Servizio Idrico Integrato ed istituzione dell’Ente Idrico Campano”, approvata dal Consiglio Regionale lo scorso sedici novembre, ritenendola in contrasto con la volontà popolare espressa in sede referendaria.   

Meraviglia che proprio in Campania,  nella quale Napoli unica grande città italiana ha rispettato l'esito del referendum del dodici e tredici giugno del duemilaundici, sia stata approvata una tale legge regionale, schiaffo che offende la democrazia, garantendo profitti ai privati.

A nulla valgono le giustificazioni che poggiano su questioni  improponibili e secondarie  rispetto ai contenuti della scelta assembleare, iniqua e onerosa per i cittadini , favorevole alla costituzione di ulteriori carrozzoni clientelari,parassitari e dannosi, in nome della gestione di un bene che è  pubblico e che non va considerato  merce da vendere o comprare da parte di soggetti privati.
Le Assise, contrarie ad ogni affaristica operazione, sono per una programmazione condivisa democraticamente, per una  gestione virtuosa del bene acqua, per la partecipazione degli utenti, per un attento e trasparente controllo sulle risorse, per l'eliminazione del profitto, per il reinvestimento degli utili.
Le Assise invitano la popolazione ad un'attenta riflessione, i consiglieri regionali a rispettare il voto popolare in particolare quando si tratta del bene pubblico, che esige scelte coerenti sul piano politico e amministrativo.
Pertanto le Assise aderiscono alla manifestazione indetta a Napoli il prossimo ventotto novembre.

2 commenti:

  1. 19.11.2015 - By Nino Maiorino
    Caro Antonio, dall'inizio di quest'anno mi sono occupato del problema, gravissimo nell'area nocerina, sarnese e vesuviana, nella quale 76 Comuni furono indotti ad aderire alla Società GORI la quale, oltre ad essere stata un totale fallimento per la gestione delle risorse idriche, ha attuato azioni di “macelleria” (perdonami il termine) sociale aumentando a dismisura non solo le tariffe, ma ricalcolando i consumi idrici dal 2008 in avanti per “fare cassa” e ripianare, a spese dei cittadini, i propri deficit di bilancio determinati da cattiva gestione, assunzioni a iosa, carenze amministrative e gestionali inimmaginabili.
    Persino il Tar di Napoli, accogliendo ricorsi proposti da vari Comuni e dai Comitati spontanei sorti proprio per contrastare la Gori, ha sentenziato chiaramente in merito.
    Sono in contatto con i Comitati spontanei sorti nell’agro nocerino/ sarnese/ vesuviana, collaborando nella diffusione delle informazioni che vengono scambiate tra essi; inoltre sono anche in contatto con i Comitati spontanei di Cava, Salerno, Pontecagnano e Costa d’Amalfi i quali si sono attivati prima per evitare che anche questi Comuni cadessero nelle mani di GORI (e finora ci siamo riusciti), e poi perché l’attuale gestore delle risorse idriche, il Consorzio Ausino, del quale non posso dire male, si trasformi in Ente Consortile di Diritto Pubblico, proprio in attuazione del risultato del Referendum, e per la necessità che la fondamentale risorsa ACQUA venga amministrata oculatamente e in maniera che sulla stessa nessuno possa fare utili.
    Tutto questo per dirti che ho molto apprezzato ciò che hai pubblicato, e sono interessato a entrare in contatto con l’organizzazione che ha divulgato il testo in modo da essere maggiormente informato.

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    1. Caro Nino,
      ho avuto modo di leggere qualche tuo oculato e condivisibile intervento sulla gestione dell'acqua in particolare nella tua zona.
      Mi fa piacere che tu sia intervenuto con il tuo commento sul documento del Comitato Scientifico delle Assise.
      "Le Assise della città di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia sono una libera accademia fondata da un’assemblea di cittadini, col fine di creare un centro permanente di formazione, di ricerca e di aggiornamento scientifico sulle condizioni e i problemi della società civile, dell’ambiente, dell’urbanistica e della salute del popolo"
      Sono stato invitato da poco a far parte del Comitato Scientifico il cui Presidente onorario è il Prof. Gerardo Marotta ed il Presidente il Prof. Giuseppe Comella primario di oncologia medica e capo del Dipartimento di terapia medica dell'Istituto nazionale dei tumori di Napoli e Presidente ISDE Napoli Medici per l'Ambiente.
      E' previsto un approfondimento ed un convegno sull'argomento e sarà senz'altro mia cura tenerti informato.
      Un caro saluto

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