mercoledì 13 marzo 2013

Eduardo Scarpetta

13.3.1853 - 29.11.1925

E’ stato senza dubbio l’attore e l’autore più importante del teatro napoletano a cavallo tra ’800 e il ‘900 , scrivendo numerose commedie in dialetto e portando i suoi testi anche nel cinema.

Artista dalla vita molto tempestosa e prolifica con  figli sparsi un po’ ovunque e, tra essi, i famosi e straordinari fratelli Peppino,Eduardo e Titina De Filippo avuti da Luisa De Filippo ,nipote della moglie Rosa De Filippo  e il poeta Ernesto Murolo,padre di Roberto, avuto dalla sorellastra della moglie Rosa.

Il 15 Maggio 1889 fu l’anno della svolta con la commedia Na Santarella ,messa in scena al teatro Sannazzaro , che diede il nome anche  alla sua villa del Vomero dove fu apposta la scritta Qui rido io ; villa che Scarpetta definì  nu comò sotto e 'ncoppa  per le quattro torri simili ai piedi di un mobile da camera da letto.

Tra le commedie più famose Miseria e Nobiltà, Tre pecore vizione, La nutriccia, Tetillo , Lo scarfalietto, Fifì, Nu turco napolitano ed altre tantissime commedie.

Ancora oggi tra i testi più recitati nel teatro classico dialettale napoletano quelli di Eduardo Scarpetta  l’autore maggiormente messo in scena.

Tra i maggiori cultori della tradizione scarpettiana , il  bravissimo attore napoletano   Benedetto Casillo.

La nutriccia

All'alzarsi del sipario si sente il pianto di un bimbo, poi il campanello. Peppino dal fondo, Concetta dalla destra.

Concetta: Neh! Peppì, hanno chiamato?
Peppino: Eh! Hanno tuzzuliato.
Concetta: Mamma mia, ccà è proprio n'affare serio, dinta a sta casa nun ce stà nu mumento de riposo.
Peppino: Da che è nato chillu guaglione s'è perduta la pace.
Concetta: Chillo guaglione?... pecché nun dice chillu scunciglio


8 commenti:

  1. Adolfo Tavernier
    Antonio Salzano, riesci sempre a stupirmi....piacevolmente!!!

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    1. la ragioni sono due: sei un amico e ami Napoli quanto me

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    2. Federico Nubile
      penso siamo in parecchi........

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  2. Roberto Falcione
    che tempi !!!

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    1. Quando il Teatro, il cinema, l'arte, la cultura erano vitali per un popolo

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    2. Roberto Falcione
      e si ... dovrebbe esserlo ancora ma....

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  3. Bravo Antonio,c'è del "buono " in Te....!!! Scherzi a parte, apprezzo questo angolo di cultura fondamentale per conservare le vere e sane identità del nostro passato. Mi piacerebbe che ,anche con una lettura veloce, potesse giungere ai nostri Giovani;da parte mia,lo condividerò! Grazie e complimenti, Michi

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    1. Grazie a te, caro amico mio di seguire questo tentativo di custodia della memoria storica di questi luoghi e della città tutta.

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