domenica 2 novembre 2014

'A cascettella de' muorte

Si è tanto parlato in questi giorni sull'opportunità o meno di festeggiare Halloween, qualcosa che non ci appartiene e per i più rigorosi qualcosa che contrasta con la religione cristiana che non va assolutamente ricordata.

Vero, non ci appartiene ma per i nostri piccoli è un po' come un carnevale bis e non ne farei un dramma anche se nulla a che fare con le nostre tradizioni; ma quante cose che non ci appartengono sono entrate a far parte delle nostre abitudini quasi sempre non comprendendone il significato autentico?

Le giornate che precedono la commemorazione dei defunti per quelli della mia generazione, aldilà dell'aspetto puramente religioso o peggio di quelle abitudini – dovere, delle folle oceaniche ai cimiteri, della quantità di crisantemi in bella esposizione all'esterno, ricordano i bambini del quartiere , con 'a cascettella de' muorte,una piccola scatola a forma di parallelepipedo contrassegnata sui lati da croci nere con sopra una feritoia per raccogliere un po' di monetine.

Erano delle scatoline fatte in maniera rudimentale in maggioranza ed altre ben confezionate in vendita nei giorni precedenti su molte bancarelle improvvisate per l'occasione.

Facevano a gara per raggiungere i passanti per chiedere una moneta da dieci lire, attendevano fuori ad ogni negozio o palazzo del quartiere e difficilmente era possibile sottrarsi alla richiesta, agitavano la scatolina gridando 'e muorte, 'e muorte.

Erano prevalentemente bambini appartenenti a famiglie di modeste condizioni economiche e la nostra piazza era presidiata in maggioranza da una parte dei sedici figli di una famiglia che viveva in uno dei bassi lì vicino.

Anche quei gesti, quelle richieste di monetine fatte nello spirito di una tradizione, qualcosa che i bambini certamente non ne comprendevano il significato ma era un momento per raccogliere una manciata di monete per comprare nei giorni successivi qualche dolciume, un pallone ed anche un'occasione per altri di portare a casa qualche spicciolo per andare magari da don Ciro il salumiere per un po' di pasta e qualche scatola di pelati.



1 commento:

  1. CHE BELLA FOTOGRAFIA,HAI FATTO,DI UN PERIODO LONTANO E NOSTALGICO DELLA NOSTRA INFANZIA . NON SO' TU MA IO L'HO FATTO A CERCARE L'OBOLO CU' 'A CASCETTELLA ". RICORDO,PERO',CHE PER RICHIEDERE L'OBOLO DICEVAMO LA SEGUENTE FRASE : FATE DEL BENE AI SANTI MORTI. CI STA' PURE,IN OMAGGIO AL CONSUMISMO CHE GENERA COMUNQUE LAVORO, IL CARNEVALE BIS CHE VIVONO I BAMBINI MA LA NS FESTA COMMEMORATIVA DEI DEFUNTI NON AVEVA NIENTE A CHE VEDERE CON LE MASCHERE SANGUINOLENTE E MOSTRUOSE DI HALLOWEEN NE' TANTO MENO CON GLI ECCESSI DEGENERATIVI DELLA SUDDETTE FESTA.

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