venerdì 3 luglio 2015

A caccia di ricordi


Ho scritto di recente  di  Père Catapère, a passeggio per Napoli, il libro di Ernesto Nocera, amico che abita in zona San Carlo alle Mortelle, che sta riscuotendo notevoli apprezzamenti e che tra non molto sarà in vendita anche in lingua inglese.


Ernesto, come bene ha detto Marco Rossi Doria che ne ha curato la prefazione, è il napoletano che ama incontrare la gente dei quartieri, fermarsi a parlare con chiunque gli capiti a tiro, conosciuto o sconosciuto che sia.
Mi ha inviato oggi il racconto che pubblico,  di una delle sue tante giornate in giro per Napoli ma questa volta in maniera particolare....


A caccia di ricordi

di Ernesto Nocera
Stamattina ,preso da un improvviso impulso, sono andato a rivedere via Cristallini , strada in cui abitai fino al 1940. E' una strada molto popolare che dai Vergini si inerpica verso Capodimonte. Ho notato che molte botteghe :panettieri,macellerie ecc stanno ancora dove me le ricordavo . Sono passato davanti all'antica farmacia ,sede di incubi .miei e di tutti i miei coetanei perché in essa ci sottoponevano alla orrenda pratica della purga con l'olio di ricino.DISGUSTOSA!!!


Arrivato in cima alla salita ho cominciato ad aggirarmi in un quartiere di architettura povera -come lo ricordavo . Sono entrato in un vicolo -vico Trone_-che portava e porta in una immensa cavità scavata nel tufo della collina .Adesso ospita un garage ma ai miei tempi ospitava una grande stalla con delle vacche che fornivano il latte al quartiere.
All'epoca ,a causa della erosione delle pareti,il suolo era coperto da una povere minutissima ,come cipria.Mi divertivo a pestare i piedi per terra per vederla sollevar in piccoli sbuffi ogni volta che mi ci addentravo per andare a comprare il latte appena munto. ( Lo so non era igienico ma vi garantisco che sapeva proprio di latte)
Sono zone ai margini della città in cui un viso nuovo viene notato subito, Difatti dopo un pò un tizio mi fa: 'O zì a chi cercate? Nessuno -rispondo -i miei ricordi -Gli spiego che ho abitato in quel vicolo fino al 1940 e succede che il mio interlocutore chiama i vicini,mi offre una sedia al fresco e cominciano a chiedermi se mi ricordo di qualcuno.Viene fuori che il mio ospite era il nipote di donna Assunta che mi vendeva allesse d'inverno e spighe lesse d'estate, che un altro era il nipote di Vicienzo cap''e rinale mio collega di terza elementare e che un altro ancora era il pronipote di Alè,il prepotente della classe. . Si sono fatte le 13 e ho un pò di fame Chiedo un panino ad un venditore ambulante che me lo porge. Quanto vi devo? Niente -il piacere che state con noi. Il mio ospite corre col panino dal bottegaio e ci fa mettere mortadella e pomodoro, ,sempre come omaggio alla mia e loro memoria. Insomma sono stato due ore con quelle persone .Con una novità:il quartier è diventato multi etnico.Ci sono srilankesi e africani che vivono in simbiosi con napoletani antichi .Il divertimento è cominciato quando hanno spiegato ai nuovi vicini chi ero e anch'essi si sono interessati Tutto questo con bambini piccolissimi di varie sfumature : dal nero antracite al bianco latte che ruzzavano fra i nostri piedi.Non vi meravigliate se amo i napoletani!

A prevenire facili obiezioni vi dico che sapevo fin troppo bene dove ero e chi erano i miei interlocutori :Non me lo dovete spiegare voi che quegli ambienti che ricordavo poveri hanno subito qualche elemento di corruzione ,
So anche che nessun partito va a parlare con loro ed a rispondere alla loro voglia di superare la precarietà " permanente " che caratterizza la loro vita. Ma cosa volete che interessi a chi passa le sue giornate a decidere se stare dalla parte della corrente A o da quella B ,e qual'è la scelta più vantaggiosa per lui?

La smetto perché l'ho fatta lunga ma come si fa a raccontare questa storia in 140 caratteri? Se questa è la contestazione ne deduco che quelli che fanno simili osservazioni non leggeranno mai un articolo di fondo e men che meno un libro .Pensate che il Decamerone vuole 200 pagine
Orrore! Gli antichi non sapevano comunicare : Questa è la pur troppa verità!



1 commento:

  1. Adelaide Curatola
    Meraviglioso, l'articolo di Ernesto Nocera.

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