venerdì 6 gennaio 2012

La nostra Befana

Era questa la giornata dei giochi, in casa o nei viali, nella piazza,nel vicolo, era la giornata dei bambini, delle bambole nelle carrozzine, delle biciclette, delle pistole, dell'auto di plastica a pedali.
Ci svegliavamo di notte, al mattino di buon ora a scavare nelle federe dei guanciali adattate a sacchi a disposizione della vecchia Befana.
Un giocattolo,due, massimo tre, tra carte di giornali,carbone,qualche caramella e qualche patata per fare volume.
Avevamo vissuto una notte immersi in una favola di Andersen, per pochi ma veramente pochi giocattoli, una costruzione, un piccolo chimico, una bicicletta che ai nostri occhi appariva come un motorino.
Affacciato al balcone di casa mia al terzo piano corrispondente ad un sesto dei fabbricati moderni, vedevo i compagni di gioco scorazzare in bici, piccole donnine che spingevano le carrozzine, i più piccoli sui monopattini lungo la discesa, dietro i muri del giardino piccoli focolai di guerra tra indiani e cowboys...e via giù per mostrare i mie giochi, il mio meccanico, tra viti,bulloni e piastre in ferro.
In piazza Marittiello correva come un forsennato su un monopattino un po' scorticato, non proprio nuovo ma che lo faceva volare ugualmente nel suo mondo dei sogni.

2 commenti:

  1. Invio ad Antonio Salzano , cultore della memoria, amante della nostra
    Città, costruttore di futuro il ringraziamento perchè il blog " San
    Carlo alle Mortelle" oltre a testimoniare la storia e una storia
    ricorda a tutti noi gli impegni assunti ed idealità che non sono
    affievolite, nonostante...tutto. Grazie Antonio. Francesco de
    Notaris

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  2. Grazie Senatore, grazie delle tue belle parole che sinceramente mi commuovono.

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