domenica 18 dicembre 2016

La letterina di Natale

Siete stati in tanti attraverso i commenti, via email, telefonicamente ad aver espresso apprezzamento e commozione per  il bel ricordo di Glauco Narciso.

Ad uno di questi amici, lontano da Napoli da ben quarantacinque anni, ho chiesto  un ricordo del Natale degli anni della nostra infanzia e adolescenza.

Benedetto Ruggiero abitava all'interno del Palazzo Reale ma era impegnato con oltre cento giovani nell'Associazione della Parrocchia di San Carlo alle Mortelle e sin dall'inizio ha seguito questo Blog e le iniziative promosse nel quartiere assieme all'Associazione Futura di Ezio Aliperti anche lui tra i tanti impegnati nell'associazione sul territorio.

Ha inviato queste righe  che sono certo farà piacere anche a voi leggerle e magari immergervi nei vostri ricordi.

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In questi giorni pre-natalizi Milano è avvolta da una nebbia che da alcuni anni non si percepiva e il freddo è pungente. Tutto ciò aumenta la nostalgia, per chi come me è lontano da più di quarantacinque anni, della meravigliosa e unica Napoli. I ricordi dei luoghi della gioventù e quelli relativi ai giorni antecedenti il Natale con le antiche tradizioni tramandate da padri e nonni sono numerosi; i profumi e le luci che accompagnavano quei giorni nelle strade e in casa, qui purtroppo si percepiscono a fatica.
Basta un po' di solitudine, basta chiudere gli occhi al buio in una comoda poltrona ed ecco che i ricordi dell'infanzia e della gioventù vissute nella città natia, i ricordi dei propri cari che non ci sono più, i ricordi dei propri amici che non vedi da anni e anni, i ricordi dei sogni e delle avventure di gioventù, alcuni avverati altri no, si accavallano nella mente e creano immagini che una dopo l'altra fanno rivivere con mille particolari, spesso dimenticati, la indimenticabile e meravigliosa atmosfera partenopea pre-natalizia.
Una sola cosa non riesco a riviverla: la mai dimenticata letterina di natale sotto il piatto della tavola imbandita a festa. Due figli e nove nipoti non sono bastati per ridare vigore a questa tradizione.
Ricordo le mie letterine ai genitori ed anche ai nonni e ne conservo ancora oggi alcune originali, un po ingiallite e sbiadite e ormai prive dei loro brillantini, ma sempre testimoni di un affetto verso persone che non si possono mai dimenticare.
Finchè c'è vita c'è speranza - magari questo è l'anno buono, troverò una letterina di natale sotto il mio piatto?
                                                   Benedetto Ruggiero

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