martedì 8 febbraio 2011

Gli anni dell'impegno

Non ho una grande memoria per ricordare date e collegare queste ultime a fatti,episodi,persone,amici con i quali si sono vissute esperienze davvero uniche che hanno segnato tappe significative nella formazione di ciascuno.
Molti bei momenti sono stati ricordati con grande lucidità su questo blog da Antonio Menna che negli anni dell'impegno in Azione Cattolica, nella Gioventù Unita, fu l'anima,la mente,l'organizzazione,la ricerca del dialogo con altre componenti giovanili del quartiere e fuori di esso.
A testimonianza di quanto affermo, all'indomani della pubblicazione del suo intervento: "Quegli anni:io li ricordo così", abbiamo avuto una quantità enorme di consensi maggiormente attraverso quel canale di collegamento che è Facebook, dove amici da ogni parte di Italia hanno voluto partecipare anche con un po' di commozione ad un momento di ricordi semplici fatti di incontri di approfondimento ma anche di incontri conviviali di divertimento fondati essenzialmente su una grande,vera,profonda amicizia.
don Primo Mazzolari

Come non ricordare la vivacità dialettica,talvolta con toni forti ma sempre rispettosa sotto la presidenza diocesana dell'A.C. di Fabrizio Forte, oggi valente e serio magistrato, o con Francesco De Notaris?
Gli incontri di formazione presso il seminario di Pompei :  un fermento ed una partecipazione davvero sentita,partecipata.
Gli anni che volgevano a quel '68 che anche nella Chiesa cominciavano ad
evidenziarsi con una voglia di cambiamento anche nella partecipazione liturgica con la Messa dai canti nuovi, con le chitarre elettriche e i testi di cantautori contemporanei che il buon Franco Alfarano sempre aperto alle nuove forme, non solo consentiva ma che saggiamente integrava con le sue omelie intelligenti,colte che sapevano calare i testi sacri nella vita di tutti i giorni tali da far partecipare giovani e meno giovani ad un momento di approfondimento che faceva tornare a casa  tutti un pochino più ricchi e soddisfatti.
Tanti gruppi che in città nascevano in quel nuovo fermento avvertito un po' da tutti ebbero in AZETA,il gruppo nato in San Carlo alle Mortelle, un punto di riferimento,di incontro e di coordinamento, un movimento basato innanzitutto su valori condivisi.
Ma su questo punto ho invitato anche  l'amico Guido Improta che in quegli anni fu il punto di riferimento di Nuovo Umanesimo ed il collegamento con la nostra realtà e successivamente significativa presenza in AZETA, a dare un contributo che spero presto proporremo.

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