In Italia, Roma,Firenze,Pisa, ,Bologna e Padova avevano veri e propri centri di studi di astronomia.
Napoli, nonostante il suo ruolo importante, non solo non aveva un osservatorio astronomico ma neanche un centro studi,un'accademia scientifica o altro organismo riconosciuto nell'ambito del consesso scientifico internazionale.
A Napoli ,presso alcuni istituti religiosi, esistevano alcune specole private, quella dei Gesuiti interessante anche per una considerevole collezione di strumenti e quella che faceva capo al Collegio Reale di San Carlo alle Mortelle, di fianco alla Chiesa diretto dal sacerdote Nicola Maria Carcani (1716-1764) dell'ordine degli Scolopi,che insegnò dapprima lettere umane e poi la retorica, la filosofia e la matematica. Divenuto rettore del collegio fece costruire una specola astronomica fornendola di molti strumenti. Insieme a Felice Sabatelli misurò la latitudine di Napoli: 40°50'15".
Nel 1791 re Ferdinando IV, decretò la fondazione della Specola .Si scelse come sito il palazzo dei Regi Studi, ora Museo archeologico.
I lavori furono intrapresi, ma mai portati a termine.
Negli anni successivi il Governo francese, nel 1807 aveva decretato la fondazione dell'Orto Botanico.
Gioacchino Murat, succeduto a Giuseppe Bonaparte nel 1809, volle nel 1812 la fondazione del Museo Zoologico e dell'Osservatorio Astronomico.
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