Matteo Ricciardi |
L'ho incontrato di recente nella sua casa di San Carlo alle Mortelle al civico 7, al primo piano della palazzina posta in fondo al viale dove un tempo,al piano terra, aveva il suo laboratorio e di fianco c'era una tipografia dalla quale proveniva il suono,il "dolce suono" della rotativa di don Peppino Pisano altro grande galantuomo.
La sua abitazione di fianco a quella che tra la fine degli anni '60 e gli inizi dei '70,vide il suo studio trasformarsi in palcoscenico dove molti giovani provavano e riprovavano i consumati copioni delle sue commedie.
Non lo vedevo da circa vent'anni, ma sembrava di averlo salutato pochi giorni prima: il suo bel timbro di voce alto, squillante, una energia interiore,una lucidità ed una voglia di trattare argomenti a lui sempre cari,con una capacità critica lontana dai luoghi comuni con un amore speciale che ha segnato gran parte della sua vita: il teatro, quel mondo che Matteo Ricciardi ha imparato ad amare nella sua esperienza di amministratore di compagnie (Molinari-Cafiero-Fumo),come autore di testi per i militari negli anni 1942/43.
E' ancora oggi,autore brillante ed ironico nel solco della migliore tradizione del teatro italiano e napoletano testimoniato dalle venticinque opere da lui pubblicate e rappresentate in tutta Italia in particolare da compagnie di giovani attori, alle quali ha sempre guardato con particolare attenzione.
Dal 1973 al 1985 ha diretto una scuola di recitazione da lui stesso fondata proprio per sostenere quei giovani che volevano intraprendere la carriera artistica; ha scritto di Pulcinella,Scarpetta,Petito e Viviani,ha realizzato saggi su Angelo Musco,Siciliano,Govi oltre a racconti e favole per bambini...e non solo.
E' ancora oggi,autore brillante ed ironico nel solco della migliore tradizione del teatro italiano e napoletano testimoniato dalle venticinque opere da lui pubblicate e rappresentate in tutta Italia in particolare da compagnie di giovani attori, alle quali ha sempre guardato con particolare attenzione.
Dal 1973 al 1985 ha diretto una scuola di recitazione da lui stesso fondata proprio per sostenere quei giovani che volevano intraprendere la carriera artistica; ha scritto di Pulcinella,Scarpetta,Petito e Viviani,ha realizzato saggi su Angelo Musco,Siciliano,Govi oltre a racconti e favole per bambini...e non solo.
Ha scritto anche un'autobiografia non pubblicata (che custodisco gelosamente), testimonianza unica e rara di un modo di raccontarsi con una sincerità non riscontrabile in qualsiasi altra biografia dove non mancano quasi mai le autoassoluzioni e le autoincensazioni; una vita dura, non facile come tutti quelli della sua generazione.
A chiusura della prefazione di una sua pubblicazione di alcuni anni fa che ebbi il piacere di scrivere, dissi: "I suoi nuovi lavori e la grande disponibilità nell'offrire la sua esperienza a quanti,conoscendone le non comuni doti di umiltà e altruismo,gli chiedono suggerimenti per mettere in scena i suoi lavori,fanno di Matteo Ricciardi un sicuro punto di riferimento per quanti vogliono imparare ad amare il teatro con il suo stesso entusiasmo che ancora oggi riesce a trasmettere".
E, a distanza di diciotto anni, nel giorno del suo 90° compleanno che cadrà il prossimo giorno 11, oltre ad augurargli lunga vita in ottima salute, riscriverei quelle parole ringraziandolo a nome di tanti amici che mi hanno sollecitato un ricordo in questa occasione speciale: AUGURI, don Matteo.
A chiusura della prefazione di una sua pubblicazione di alcuni anni fa che ebbi il piacere di scrivere, dissi: "I suoi nuovi lavori e la grande disponibilità nell'offrire la sua esperienza a quanti,conoscendone le non comuni doti di umiltà e altruismo,gli chiedono suggerimenti per mettere in scena i suoi lavori,fanno di Matteo Ricciardi un sicuro punto di riferimento per quanti vogliono imparare ad amare il teatro con il suo stesso entusiasmo che ancora oggi riesce a trasmettere".
E, a distanza di diciotto anni, nel giorno del suo 90° compleanno che cadrà il prossimo giorno 11, oltre ad augurargli lunga vita in ottima salute, riscriverei quelle parole ringraziandolo a nome di tanti amici che mi hanno sollecitato un ricordo in questa occasione speciale: AUGURI, don Matteo.
Glauco Narciso : Rivedere Matteo Ricciardi è stato un emozionante "salto temporale" e mi associo per gli auguri di sana e lunga vita...
RispondiEliminaEnrico Longano
RispondiEliminaricordi....tra cultura e grande saggezza, profumi d' altri tempi con "UOMINI" che ci hanno reso "Uomini". grazie Antonio
Luciano TrimarcoCaro
RispondiEliminaAntonio,
tutti i personaggi da Te richiamati sono dei preziosi cammei che mettono in risalto un mondo di grandi capacità unite a profonda umanità purtroppo scomparso,ma chi mi risulta più simpatico è l'anarchico Marvasi.Dacci maggiori notizie.Ciao e grazie...
da Aldo Boccalatte
RispondiEliminaCaro Antonio, non ho
mai dimenticato la belle esperienza di vita fatta con tutti voi e certamente
non posso dimenticare Don Matteo Ricciardi che grazie a lui ho fatto
un'esperienza teatrale indimenticabile. Avrei voluto fare l'attore, purtroppo o
forse per fortuna il destino mi ha fatto prendere un'altra strada. Comunque
quel periodo è sempre nel mio cuore. Dai un abbraccio affettuoso a Don Matteo e
auguragli ancora tanti successi teatrali. Se fossi rimasto a Napoli, certamente
avremmo fatto altre cose insieme. Bacioni Aldo
Tra qualche giorno il Maestro Matteo Ricciardi, l'11, compirà gli anni, non so quanti siano e poco importa, io so che Matteo ha avuto il dono di viverli questi anni e non trascorrerli e la sua voce, forte, battagliera mi dice che il cuore e l'anima sono giovani. Anticonformista, pieno di pungente ironia, sarcastico, mai cinico, ha rappresentato con le sue opere teatrali le sfaccettature della vita, gli angoli di visuale, le differenze e le omologazioni. E' sempre stato contro il perbenismo fine a se stesso, contro il nessunismo e il qualunquismo, ha dato forza alla sue idee, voce alla sua critica. E' stato giovane coi giovani, compagno, amico, fratello maggiore, padre: sempre un punto di riferimento, mai ovvio, mai scontato . Anche oggi niente è scontato, le sue critiche, le sue riflessioni, il suo modo di essere. Un uomo, che a mio avviso, più che nel Dio della liturgia, ha creduto nel rapporto biblico Padre Figlio, in quel colloquio costante che è la vera preghiera, senza "fronzoli" e senza intermediari. Il dono del tempo che ha ed ha avuto, il Suo Teatro fatto di umanità, la sua straordinaria intelligenza di essere sempre un pò più in là con i tempi, un precursore o un viaggiatore incuriosito sempre più dal suo cammino, ne fanno un Uomo di Dio ed una benedizione per chi come tanti di noi hanno avuto la fortuna di incontrarlo sul nostro cammino, imparando, con lui, a rialzarsi sempre, a guardare lontano, a viverla come dono la vita e a guardarla con suoi occhi dolci, ma curiosi. Un grande MAESTRO, un grande UOMO, a cui non possiamo che dire GRAZIE, sapendo che riderebbe dei soliti ed usuali auguri. Antonio Menna
RispondiEliminaCaro Antonio, complimenti per ritratti che sai tratteggiare delle piccole grandi personalità che hanno vissuto sul palcoscenico di questo teatrale angolo di Napoli che è la piazzetta s. Carlo alle mortelle. Quello di nonno Matteo è solo uno dei vari che leggo con piacere.
RispondiEliminaLo scorso fine settimana abbiamo festeggiato i novantanni di nonno e immaginerai quanto gli abbiano fatto piacere i tuoi auguri e gli altri attestati di stima ed affetto.
Mi sarebbe piaciuto conoscere nonno da giovane e poter vivere la sua Napoli dei quartieri: mi hanno sempre interessato i suoi racconti ed i suoi scritti, con quel piacere che traspirano di richiamare una Napoli che ormai non c'è più, di far rivivere i personaggi unici e a loro modo teatrali che componevano un paesaggio umano che mi ha sempre affascinato. Ancora oggi sono grato al nonno del suo piacere, che poi è quasi un bisogno, di raccontare e di raccontarsi.
Complimenti ancora a te per questo bel blog!!
Luca Ricciardi
Grazie Luca, mi fa piacere riscoprire personaggi e luoghi di una Napoli che va scomparendo. Uomini come tuo nonno, credimi non lo dico per paggeria, appartengono ad un epoca lontana, Matteo è sempre stato per i giovani ,con i giovani perchè è stato sempre convinto,come dovrebbero esserlo tutti, che solo le nuove generazioni possono essere le vere forze del cambiamento.
RispondiEliminaUn abbraccio e ancora grazie
Auguri ancora per il bimbo/a in arrivo!!!
Antonio
Susi Del Santo
RispondiEliminaMi ricordo benissimo del Sig. Ricciardi. Auguri ancnhe da parte mia!!!!!