sabato 1 dicembre 2012

Vi racconto la mia storia


Vicoli, vicoletti, piccole piazze, palazzi secolari, alcuni sempre ben tenuti altri perennemente fatiscenti, alcuni con cortili,giardini, viali, balconi dai quali il porticciolo di Mergellina e tutta la collina di Posillipo sono ben visibili con il mare che fa da padrone ad un panorama che va dal porto alla  collina del Vomero.

Di fianco alla chiesa, in quello che fu il palazzo che ospitò dal collegio dei Barnabiti,a San Francesco Saverio  Maria Bianchi,  al pittore Domenico Morelli, allo scrittore Antonio Altamura, all’anarchico Roberto Marvasi, dove tanti di noi hanno vissuto esperienze indimenticabili nella comunità parrocchiale che aveva  sede nella vecchia canonica della Chiesa di San Carlo, al primo piano e dove si sono succedute alcune generazioni e quella successiva alla mia, di Costantino,di Pasquale,di Gustavo, di Andrea,di Glauco e tanti altri , i nostri figli  tra i quali una splendida persona  che ho rincontrato dopo anni ma della quale avevo sentito parlare e seguito anche di recente  alcune rare ma incisive presenze in rete, ultima quella di ieri mattina :”Buongiorno! Amici ottima giornata, ci prepariamo ad un bel Weekenddddddd! Sono a colazione con babbo prima che mangi anche le mie fette biscottate…mi sono anticipato…è più goloso di me!!!Comunque ultima settimana, martedi finisco e questa è stata paradossalmente la migliore…come cali fisici,energie,potenzialità,valori…Tutto grazie a babbo e tutti voi  con noi e naturalmente alla medicina…ma alla luce di Dio che mai e poi mai ci lascia….Ottime pazzarie a tutti!!!!! (seguono tre cuori)”.

Credo sia superfluo soffermarsi sulla sua particolare personalità, sul suo carattere allegro, il sorriso sempre  rassicurante, voglia di vivere e stare con gli altri ed una fede vissuta aliena da bigottismi d’ogni genere, un grande amore per il suo lavoro e radici salde  nel quartiere “ non saprei vivere altrove, nonostante io ami i luoghi aperti, il mare, eppure io qui ci sto bene perché ci sto con l’anima,le mie radici sono qui  e quando mi è successo qualcosa di particolare mi sono chiesto se dovevo dirlo o no questa cosa che mi è accaduta, ho ritenuto di dover continuare a comunicare la mia gioia che mi ha sempre accompagnato nella mia vita, la mia fede, il contatto con gli altri,… sono immerso nella mia storia.”





Cosa è successo ?


"Dire un problema è riduttivo, io ho un 
problema  serissimo ma credimi,nemmeno per un istante ho pensato di averlo; grazie a delle coincidenze religiose ed alle mie intuizioni mediche ,ho scoperto casualmente un problema molto serio,una lesione intracerebrale profondissima, glioma alto grado encefalico destro, questa è la diagnosi medica ma io non sapevo di questa diagnosi,io ho semplicemente percepito dei meccanismi a livello corticale, io l’ho percepito perché ho  la fortuna sin da ragazzo di seguire gli ammalati,ora sono un medico specialista in riabilitazione ma questa è una vocazione che ho da sempre, che è nata qui a San Carlo alle Mortelle.

Da anni lavoro sul corpo, io fisioterapista ,dottore in riabilitazione, non ho voluto mai fare il meccanico del corpo,nel corso degli anni ho imparato a lavorare sull’energia del corpo,ho avuto la possibilità di lavorare su altro, su quello che è il riequilibrio vero e proprio.

Molto spesso le persone che scoprono di avere delle malattie,delle situazioni particolari, la malattia vera e propria diventa  la loro angoscia, preoccupazione di affrontarla;tutto questo mi ha fatto capire che molte metastasi dei tumori o piccoli malesseri diventano gravi quanto neoplasie a causa delle angosce delle famiglie che vanno a soffocare una semplice malattia e farla diventare un tumore vero e proprio.

Molti si chiudono completamente,dimenticano le cose più semplici e naturali, la famiglia,una passeggiata,un caffè con un amico, il proprio rapporto con la fede, ci si annulla completamente e muoiono talvolta non per la malattia stessa ma semplicemente perché si chiudono nel proprio dolore. Ne ho visti tanti, la maggioranza, quelli più ottimisti arrivare a vivere più a lungo.
Certo, è difficile accettare”

Interrompiamo per poco la nostra conversazione per salutare un amico, Gabriele,figlio di una collega di università, barelliere come me , ci siamo conosciuti a LourdesUn abbraccio, un gran sorriso ed una gran gioia di incontrare chi con lui ha fatto quella dura esperienza di trentasei ore di treno sempre in attività, senza mai fermarsi .

Da anni vado a Lourdes e da due a Medjugorje dove non vado per assistere ad un evento spettacolo, vado per assorbire la spiritualità di quel posto come quando fai una crociera ai Caraibi, cerchi di assorbire tutta la bellezza del paesaggio così io mi sono completamente immerso, non c’è bisogno di andare per vedere, tu vai per scoprire.
Io non amo mandare sms a Gesù, preferisco incontrarlo come quando ami una persona un conto è un sms d’amore ed un altro è incontrarla, farla felice.

Aldilà delle convinzioni di ciascuno, delle riserve personali sulla gerarchia della Chiesa, tu vai in questi luoghi per avere un incontro diretto perché sai che ti aspetta.

Quest’anno mi è capitato..”(continua)

2 commenti:

  1. Paolo Longano
    .....GRAZIE!!! mi accompagni nella tua grande cultura...e il tuo grande, nobile animo

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  2. troppo buono Paolo, solo voglia di raccontare la vita, la verità e i valori quelli veri non quelli di cui a giorni alterni la gente si riempie la bocca

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