sabato 17 dicembre 2016

La notte del 23 dicembre a Napoli

Sono tanti gli amici tra i contatti di questo Blog che dopo gli anni della gioventù trascorsi in San Carlo alle Mortelle sono andati via da questa città , nella maggior parte, per opportunità di lavoro in altre città d'Italia e del mondo.
Il loro legame con il nostro territorio non si è mai spezzato, seguono maggiormente loro non soltanto le vicende cittadine ma anche quelle del nostro quartiere anziché chi vi abita.
Ho intercettato questo post dell'amico Glauco Narciso ed ho voluto trasmettere anche a voi l'emozione che traspare dalle sue parole nella speranza che il prossimo Natale ci possa far incontrare davanti alla Chiesa finalmente aperta.

*************


Sono tante le atmosfere suggestive di Napoli che porto nel cuore e nella mente, ma quella di come Napoli si prepara al natale non ha confronti.

Il Natale è bello dovunque ma a Napoli è speciale. Nelle strade del centro non si notano grandi differenze con Palermo, Roma o Milano ma nei quartieri popolari è tutta un'altra cosa. 

Voci, colori, negozi, bancarelle si fondono in una sorta di allegro e confusionario presepe vivente. Una magia che mi riporta all'infanzia e che vive con me.

Certo il Natale della mia giovinezza fondava, al di là dell'aspetto religioso, su valori più autentici di solidarietà tra vicini e parenti. Non avevamo tanto, non arrivava Santa Claus: solo la befana il 6 di gennaio. Le nostre mamme non erano stressate dalla ricerca del viaggio di Natale o dalla preparazione del cenone.

Avevamo poco ma quel poco ci dava tanta felicità: il rito della letterina sotto al piatto del papà, pietanze che non avremmo "riassagiato" per un intero anno , la tombolata a casa che poi proseguiva nella portineria del mai dimenticato Adolfo (questo per gli amici di infanzia)


Ma torno alla notte del 23 dicembre.

A Napoli, nei quartieri popolari, i negozi non chiudono, (ancora è cosi?) vanno avanti tutta la notte fino al tardo pomeriggio del 24 in una lunga maratona commerciale.

Io ricordo che molti, anche i miei fratelli maggiori, approfittavano della notte per fare la spesa del cenone potendo scegliere con calma i prodotti migliori ed anche ottenere qualche risparmio. 

Spero e credo che poco sia cambiato e conservo il desiderio, in un prossimo Natale, di girovagare tutta la notte tra i vicoli di Sant'Anna di Palazzo e Pignasecca ritrovando quelle emozioni che fanno del Natale a Napoli una indimenticabile esperienza. 

Buon Natale, con qualche giorno di anticipo!!
                                                                                              Glauco


9 commenti:

  1. Costantino Longano
    l'addore de ppigne 'ncoppe 'o ffuoco...o 'e baccalà fritto ca se mmiscava cu 'a coll' 'e pesce do presepio.....'o.' fridde 'ncuolle e...nun fa tantu friddo

    RispondiElimina
  2. Bravo Antonio, amico vero, che anche da lontano ci fai sentire comunità.
    Auguri a tutti gli amici d'infanzia.
    Andrea Ricciardi



    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che gioia leggere un commento dell'amico fraterno Andrea Ricciardi. Un caro abbraccio

      Elimina
  3. Roberta Gagliardi
    Davvero emozionante, grazie per averlo condiviso

    RispondiElimina
  4. Elisabeth Brinck
    Splendido, pieno di valori!!! Grazie Antonio

    RispondiElimina
  5. Glauco Narciso
    Grazie Antonio, ed ho dimenticato colpevolmente di citare la messa di mezzanotte nella chiesa di S.CARLO ALLE MARTELLE celebrata dal parroco Fontanarosa, se ricordo bene il cognome.

    RispondiElimina