mercoledì 11 settembre 2013

La lettera del Parroco

Fa piacere ricevere l' intervento di don Mimmo Toscano, Parroco di San Carlo alle Mortelle che,tra l'altro, fornisce anche elementi per meglio comprendere i tempi alquanto lunghi previsti per una possibile riapertura al culto  della Chiesa.
Per amore di verità mi preme sottolineare che l'iniziativa non è assolutamente da ascrivere soltanto al sottoscritto ma soprattutto ai tanti  amici  che hanno proposto di incontrarci per testimoniare con la propria presenza tutto il disappunto per il permanere di una condizione indecente della piazzetta ed anche i tempi vergognosi della burocrazia per l'avvio dei lavori di consolidamento e ristrutturazione della Chiesa.
Condivido con don Mimmo la necessità che i cittadini facciano la loro parte ma che ci
sia anche attenzione a quelle forme di disagio che negli ultimi tempi hanno visto proprio interessata la facciata della Chiesa, segnalando e pretendendo un intervento degli uffici di assistenza del Comune ed alle condizioni sempre più penose della piazzetta le cui soluzioni andrebbero rappresentate alle Istituzioni locali che, quando interessate, mi sono sembrate disponibili, come testimonia il meggio inviatomi dall'Assessore alla Cultura Nino Daniele pubblicato su questo Blog.

Ringrazio Don Mimmo per la sua attenzione e sono certo vorrà comunicare alla comunità  che ci troveremo Lunedi 23 Settembre p.v. dalle ore 18 alle 19 in piazzetta per testimoniare la volontà di richiedere una riqualificazione  che restituisca decoro e dignità  alla zona e la riapertura della Chiesa.
 
Illustrissimo sig. Salzano,

desidero attraverso il suo blog ringraziarla per avermi contattato telefonicamente e chiamato a partecipare al raduno che Lei ha convocato il 23 settembre p.v., invitando personalità del mondo della cultura e dell’amministrazione pubblica.
È certamente degno di nota e mi permetto di esprimerle il mio più vivo ringraziamento per l’impegno
proteso alla riqualificazione del nostro territorio e in particolare della
storica piazzetta di S. Carlo alle Mortelle.
Siamo tutti però consapevoli come un contributo rilevante al compimento di quest’opera sia quello degli stessi cittadini del nostro quartiere: non possiamo perciò non impegnarci nel cambiamento di quelle abitudini e di quei comportamenti che invece di migliorare il nostro territorio lo mortificano, venendo meno a quel dovere di tutela dell’ambiente che tutti dovremmo sentire come nostro.
Ci auguriamo che lo sforzo da lei promosso e la partecipazione delle istituzioni competenti, pubbliche e private, rappresenti il primo stimolo per questa dinamica di cambiamenti che non potrà che rendere più vivibile il nostro quartiere.
L’aver scelto questa data sarà un’opportunità anche per riportare ancora
una volta l’attenzione sulla chiusura ormai da quattro anni dello storico edificio di culto della Parrocchia di S. Carlo alle Mortelle.
Attenzione che mai è stata trascurata in questi anni alla luce dei periodici e costanti contatti telefonici e cartacei da noi instaurati con tutte le istituzioni competenti.
Quest’attenzione manifesta sia la ferma determinazione della Comunità Parrocchiale di S. Carlo a ricuperare questo luogo di riferimento per la vita della stessa Comunità sia quel senso di appartenenza per l’intero quartiere che in questi anni conosce
purtroppo sfilacciamenti e sintomi di disgregazione.
A questa determinazione si aggiunge l’impegno personale che, secondo l’immagine del Vangelo della ‘vedova insistente’, mi vede bussare costantemente con modalità diverse presso tutti gli attori coinvolti nel processo di recupero dell’edificio. A questo riguardo gli ultimi sviluppi vedono impegnato il Provveditorato alle Opere Pubbliche, soprattutto a partire dai primi mesi di quest’anno (sette sopralluoghi da febbraio a luglio), per la stesura del progetto esecutivo che, una volta approvato dagli organi competenti, Sovrintendenza ai Beni Architettonici e lo stesso Ministero, dovrebbe essere seguito dall’avvio delle procedure per la gara d’appalto che, secondo le indicazioni pervenutemi nell’ultima lettera del luglio 2013, dovrebbero aver luogo tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2014.
Mi permetta la pubblica confessione che mai ho avuto la possibilità di esternare: è il mio vivo e fermo desiderio che entro il compimento del diciottesimo anno del mio secondo mandato (2018), si possa condividere tutta la gioia di vedere la nostra Casa Parrocchiale.
Colgo l’occasione anche a nome della Comunità di ringraziarla per il suo impegno e le assicuro la mia presenza all’iniziativa da Lei promossa. Distinti saluti
don Domenico Toscano

4 commenti:

  1. Costantino Longano
    La voce di dentro, ...padre Mimmo. Uno per tutti, tutti per la chiesa e per il quartiere!!!!

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  2. le nostre preghiere e intenzioni atrrivano.......

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  3. bravo Antonio, bravi gli altri sensibilizzanti
    Questo significa amare la propria città!
    Vincenzo Di Giovanni

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    1. Ti ringrazio.
      Questo Blog è nato proprio per ricordare grandi esperienze che la nostra generazione ha avuto la fortuna di fare in associazioni e movimenti in questa zona. Vederla degradata e vandalizzata ci fa soffrire e, quindi, cerchiamo di dare il nostro piccolo contributo anche per lanciare un segnale che quando si vuole con caparbietà, si può e se non si può bisogna individuarne i responsabili.

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